La Prima Guerra Mondiale
1915 e 1916
Durante il 1915, una serie di offensive Alleate sul fronte occidentale portò qualche risultato (Campagne e Artois). Sul fronte orientale i Russi, sconfitti a nord sul Niemen (27 febb.), a sud conquistarono la fortezza di Przemysl (21 mar.) che persero però il 3 giu. Nel mese di agosto, infine, i Tedeschi costrinsero i Russi a lasciare Polonia, Lituania e Kurlandia. Intanto, apertosi il fronte italiano, il generale Luigi Cadorna occupò tra il 24 e il 25 magg. una serie di postazioni in Trentino e sull'Isonzo. 4 offensive italiane sull'Isonzo (giu.-lug.; lug.-ago.; ott.-nov.; nov.-dic.) non registrarono rilevanti successi. La Germania avviò tra aprile e maggio la guerra sottomarina dichiarando zona bellica le acque territoriali inglesi. Il 7 maggio, affondando il piroscafo inglese Lusitania, i Tedeschi provocarono la morte di 128 americani. Il 14 ott., alleatasi con gli Imperi Centrali, anche la Bulgaria entrò nel conflitto.
L'anno seguente (1916), Falkenhayn, per scardinare il fronte francese, avente il suo perno nella fortezza di Verdun, lanciò una vigorosa offensiva (21 febb.-24 giu.) senza tuttavia conseguire risultati apprezzabili. La battaglia di Verdun causò 700 000 morti. In maggio, sul mare, nella battaglia dello Jutland la flotta tedesca inflisse gravi perdite a quella inglese, ma il dominio dei mari restò all'Inghilterra. Il 27 ago. la Romania entrò in guerra al fianco dell'Intesa; lo stesso giorno l'Italia dichiarò guerra alla Germania. Sul fronte orientale proprio la Romania cedette di schianto a un'avanzata della Triplice che il 6 dic. entrò a Bucarest. In Trentino, dopo l'inutile quinta battaglia dell'Isonzo (21 mar.), gli Austriaci iniziarono la Strafexpedition (spedizione punitiva) contro l'Italia (15 magg.). Sfondarono ad Asiago ma, contenuti in Valsugana e sul Pasubio, cedettero al contrattacco italiano (4-7 ago.) che portò alla conquista del Sabotino, del Podgora, di Oslavia, San Michele e Gorizia. Altre tre offensive autunnali fallirono.