La caduta dei regimi comunisti
Introduzione
Negli anni '80 il malessere in cui già versavano l'URSS e i paesi del blocco comunista sfociò in una profonda crisi destinata a stravolgere l'equilibrio europeo consolidatosi nel secondo dopoguerra. II modello economico sovietico aveva mostrato tutti i suoi limiti, incapace di evolversi e di sostenere le spese per il mantenimento di apparati statali e militari eccessivamente sviluppati. II peso della grave crisi economica ricadeva sulle popolazioni, prive, o quasi, delle libertà fondamentali compromettendo la fiducia nell'ideologia comunista. La situazione richiedeva interventi immediati che però i dirigenti comunisti non seppero adottare. Quando nel 1985 in URSS fu eletto segretario del PCUS Michail Gorbaciov , questi inaugurò una politica di graduali riforme democratiche ed economiche per tentare di risollevare le sorti del paese. Le innovazioni introdotte dal leader dello Stato guida del blocco comunista ebbero un effetto dirompente: nel giro di pochi anni l'esigenza di libertà politiche, civili e religiose in tutti i paesi dell'Est divenne irresistibile. Alla fine del 1989 la pressione popolare portò alla capitolazione dei regimi comunisti in Europa; nel 1991 l'URSS scomparve dagli atlanti geografici.