Le Guerre d'Indipendenza e l'unificazione italiana
Introduzione
Il Risorgimento ebbe come esito naturale l'unificazione italiana. Ad essa si arrivò dopo lunghi anni di guerre e tensioni con l'Austria, di polemiche interne al fronte risorgimentale, di sottili giochi diplomatici da parte dello statista piemontese che più di ogni altro si mosse, in campo politico, per conseguire l'unità nazionale: Camillo Benso conte di Cavour. Il lungo cammino verso l'ambita meta iniziò nel 1848, quando gli Stati italiani, trascinati dal re di Sardegna Carlo Alberto e dalla pressione dell'opinione pubblica, si coalizzarono contro l'Austria (prima Guerra d'Indipendenza) con l'intento di scacciarla dal Lombardo-Veneto. Fu un'alleanza poco compatta che si squagliò come neve al sole: Carlo Alberto fu sconfitto dalle forze imperiali e costretto ad abdicare. Suo figlio, Vittorio Emanuele II (1849-1878), invece ebbe fortuna migliore. Grazie all'acume politico di Cavour, all'abilità militare e al patriottismo di Garibaldi e dei suoi uomini, nonché alla incessante opera di Mazzini, che si rivelò abile stratega, il 17 mar. 1861, fu incoronato re d'Italia.