Le Guerre d'Indipendenza e l'unificazione italiana
Il “vento” liberale
Quando, nel 1846, ascese al soglio pontificio papa Pio IX (1846-1878), simpatizzante neoguelfo, in tutta la penisola iniziò a spirare un “vento” nuovo, il “vento” liberale. L'avvento del nuovo papa, infatti, coincise con una serie di riforme in nome di libertà e democrazia dapprima nello Stato Pontificio, quindi negli altri Stati Italiani. In questo clima di fiducia lo stesso Pio IX, Carlo Alberto di Savoia e il Granduca di Toscana, Leopoldo II, firmarono i preliminari per l'istituzione di una Lega doganale tra Stato della Chiesa, Regno Sabaudo e Granducato di Toscana (3 nov. 1847; l'intesa godette dell'appoggio inglese). Colui che non sembrava affatto propenso ad alcuna concessione, re Ferdinando II delle Due Sicilie, fu costretto dai fatti a compiere il passo più lungo. In seguito ad una rivoluzione interna, infatti, si risolse a concedere una Costituzione (11 febb. 1848), presto imitato da Carlo Alberto (8 febb., il 4 mar. il re concesse lo Statuto Albertino), Leopoldo II (17 febb.) e Pio IX (14 mar.).