I movimenti socialisti
In sintesi
Redazione De Agostini
1800-1848 | Si diffondono in questo periodo le teorie di intellettuali e imprenditori “filantropi” che, constatando le difficili condizioni di lavoro del proletariato nelle fabbriche, studiano nuovi sistemi di organizzazione della società. Robert Owen (1751-1858) applica riforme umanitarie nel suo cotonificio. 1826-1828: esperimento negativo di New Harmony. Charles Fourier (1772-1837), teorico dell'armonia universale, fonda il suo sistema attorno al “falansterio”. Claude-Henry Saint-Simon (1760-1825), fautore dell'industrializzazione, è per un approccio scientifico delle questioni sociali. Nasce il Saint-Simonismo (Mazzini). Pierre-Joseph Proudhon (1809-1865) è favorevole all'anarchia e contrario alla proprietà (che è un furto). |
1848-1900 | Karl Marx (1818-1883) e Friedrich Engels (1820-1895) pongono le basi scientifiche del socialismo. Teorizzano la rivoluzione proletaria. 28 sett. 1864: nasce a Londra l'Organizzazione Internazionale dei lavoratori (Prima Internazionale) di cui Marx redige il programma. 1867: pubblicato a Londra il primo volume del “Capitale” opera fondamentale di Marx. 1876: per una polemica con Bakunin a Philadelphia viene sciolta la Prima Internazionale. 1889: istituita a Parigi la Seconda Internazionale che auspica la fondazione di partiti socialisti nazionali. La Chiesa assume un atteggiamento di chiusura di fronte ai cambiamenti della società. Il Sillabo (1864). |