L'espansione coloniale nel XIX secolo
In sintesi
1815-1870 | Dal 1815 la Compagnia delle Indie penetrò in India dove impose propri amministratori. Lentamente essa fu esautorata dal governo fino ad essere sciolta nel 1858 (rivolta dei Sepoys). Dagli anni Trenta iniziò la penetrazione inglese in Cina. Guerra dell'oppio (1839-1842) e Pace di Nanchino (1842). Hong Kong agli inglesi, Shangai aperta al commercio. Canada: concessi un governo e un Parlamento autonomi (1840 e 1867). Australia: assemblea rappresentativa dal '42. Sud Africa: scontro con i “boeri” di origine olandese. Francia: 1827-1830 guerra contro la Turchia per ottenere l'Algeria. 1862-1867: occupazioni in Cambogia e Cocincina. In Messico dal 1863 al '67 guerra tra Francesi e partigiani di Benito Juàrez, sostenuti dagli Stati Uniti. |
1870-1914 | Dal 1870 cause economiche, provocano una vigorosa campagna in favore di un nuovo colonialismo. Il cerchio degli Stati interessati all'espansione nei territori extraeuropei si allarga. 1869: in Egitto viene aperto il Canale di Suez. 1883: L'Inghilterra ne prende il controllo. Rivoluzione anti-inglese in Sudan comandata dal mahdi Mohammed Ahmed. 1898: le truppe di Lord Kitchener sconfiggono la rivolta occupando Karthoum. Dopo la crisi di Fashoda (sett.) gli inglesi annettono sia il Sudan che l'Egitto. 1899-1902: Guerra Anglo-Boera, per la penetrazione in Africa del Sud, terminata con la Pace di Pretoria. La Francia tra il 1880 e il 1914 annette quasi tutti i territori del suo Impero in Africa e in Asia. Germania. 1884-85: Conferenza di Berlino per assegnare il Congo al Belgio di Leopoldo II. Il Reich tra il 1884 e il 1889 fonda il proprio impero coloniale. L'Italia nel 1890 proclama la colonia di Eritrea, nel 1911 quella di Libia. Anche gli USA intraprendono azioni imperialistiche (impongono il protettorato su Cuba, annettono le Hawaii, le Filippine e Portorico) |