L'espansione coloniale nel XIX secolo

Introduzione

Nei primi tre quarti del XIX sec., le potenze del vecchio continente condussero una politica coloniale abbastanza limitata. Solo gli Stati economicamente e politicamente più avanzati - Inghilterra, Francia e Olanda - reputarono di poter trarre vantaggio da un rafforzamento del controllo nei territori già in possesso e da nuove conquiste, ma più per motivi di prestigio che economici. Del resto, l'affermarsi del liberismo rendeva le colonie più un peso che un vantaggio. A partire dal 1880, invece, si registrò una notevole ripresa del colonialismo, con caratteristiche completamente diverse dal passato. Per la “Grande depressione ” (1870-1896), che determinò l'esigenza di avere materie prime a basso costo da destinare all'industria e nuovi sbocchi commerciali, e per il nascente nazionalismo, iniziò una vera corsa alla conquista di nuove colonie particolarmente in Africa. A contendersele, oltre a Francia e Inghilterra, furono anche la Germania, l'Italia, il Belgio e i Paesi Bassi e gli USA: per la storia questo fu il periodo dell'Imperialismo.