L'Europa del 1848

In sintesi

FRANCIA 1830-48

Monarchia orleanista, liberale moderata con il sostegno della borghesia. Thiers e Guizot gli uomini politici più in vista. Inasprimento del regime dopo il rifiuto di concedere una riforma elettorale da parte del governo nel 1847. I banchetti. Assolutismo riconfermato in Austria, Russia e Prussia: congresso di Münchengrätz, 1833.

In Inghilterra inizia una nuova politica sociale da parte dei governi liberali. Nel 1837 sale al trono la regina Vittoria (1837-1901).

FRANCIA 1848

1847: il governo rifiutò di concedere una moderata riforma elettorale.

22 febb. 1848: a Parigi scoppiò la rivoluzione. Il re fuggì e fu proclamata la Repubblica (24 febb.). Governo provvisorio presieduto da liberali e socialisti. Lotta tra borghesia e proletariato. Istituiti gli opifici nazionali. L'esperimento fallì. 23 apr. 1848: eletta la nuova Assemblea Costituente. Solo un centinaio i socialisti. Delusi, gli operai insorsero. 15 maggio: Blanc e Blanqui alla guida del governo socialista; intervenne la Guardia Nazionale. 23 giu.: si ribellarono 70 mila operai parigini. Il ministro della guerra Louis Cavaignac represse la rivolta nel sangue.

Novembre 1848: varata la nuova Costituzione che stabiliva l'elezione diretta del presidente della Repubblica. Il 10 dic. 1848 fu eletto presidente Luigi Napoleone Bonaparte.

Prussia e Austria

Prussia. I contadini del sud e dell'ovest si ribellarono contro il feudalesimo. In marzo le insurrezioni a Colonia e Berlino. Landtag democratico. Il re concesse uno statuto, ma fece sciogliere l'Assemblea (dic. '48). A un analogo fallimento andò incontro il Parlamento federale degli Stati Tedeschi, diviso tra i fautori di una Grande Germania (con l'Austria) e una Piccola Germania (senza l'Austria).

Austria. 13 mar. 1848: il popolo insorse contro il regime che non accettò di discutere riforme. Metternich fu licenziato.