La fine del colonialismo, la nascita del Terzo Mondo
Il Vietnam
Mentre il mondo era impegnato nella ricostruzione post-bellica e la “guerra fredda” diventava lo strumento con cui USA e URSS consolidavano i propri domini, a partire dal 1954 la scena internazionale venne dominata da un'escalation militare in Vietnam. Nella regione, controllata da decenni dai Francesi, infatti, i soldati locali agli ordini del generale Giap riuscirono nell'intento di conquistare il bastione di Dien-Bien-Phu, giudicato inespugnabile (7 magg. 1954). Già alla fine di giugno i Francesi erano in rotta: di conseguenza si giunse a un armistizio tra le parti in guerra siglato durante la Conferenza di Ginevra il 21 lug. 1954. Con esso si stabilì la divisione del Vietnam in due parti lungo la linea del 17° parallelo: il Nord fu affidato alla sfera d'influenza sovietica, il Sud a quella americana. L'accordo prevedeva che il paese venisse riunificato dopo libere elezioni indette per il 1956, ma gli USA, temendo una vittoria comunista, rifiutarono l'intesa di Ginevra e iniziarono a imbastire la creazione di un governo fantoccio nel Sud affidato al cattolico Ngô Dinh Diem dall'apr. 1955. Inevitabilmente la tensione risalì, degenerando in guerra. Era ormai chiaro che gli Stati Uniti non avrebbero mai rinunciato a opporsi al comunismo, ovunque esso rappresentasse una seria minaccia nel mondo. Per questo gli USA si impegnarono a fondare nel Sud-Est asiatico la SEATO (Organizzazione del Trattato dell'Asia del Sud-Est, 8 sett. 1954). L'accordo riuniva, oltre a Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna, anche Filippine, Nuova Zelanda, Australia, Pakistan e Thailandia. Poco più tardi (tra febb. e ott. 1955) Turchia, Iran, Iraq, Pakistan e Gran Bretagna si unirono nel patto di Baghdad per allestire un apparato militare efficiente a sud delle frontiere dell'URSS.