La Russia dalla Rivoluzione a Stalin

In sintesi

1917

In Russia durante la guerra imperversa la miseria che esaspera la popolazione.

10 mar. 1917 (25 febb. per il calendario giuliano in vigore): Rivoluzione di Febbraio.

15 mar.: governo L'vov con l'appoggio dei socialrivoluzionari (Kerenskij). La sera stessa lo zar abdica. Dualismo soviet/governo.

Aprile: Lenin, leader bolscevico, diffonde le “Tesi d'aprile” in cui propugna la rivoluzione proletaria.

Tra marzo e ottobre tre governi provvisori. Lenin prepara l'insurrezione.

Rivoluzione d'Ottobre: il piano scatta il 7 nov. (25 ott.). Subito attuate: abolizione della proprietà privata delle terre, ridistribuzione ai contadini, smobilitazione dell'esercito e apertura di trattative di pace con la Germania, controllo operaio sulle fabbriche e nazionalizzazione delle banche.

1918-1924

Nel marzo 1919, Lenin promuove la III Internazionale per la rivoluzione proletaria nel mondo capitalistico.

Sul fronte interno: guerra civile contro i generali “bianchi” (controrivoluzionari). 16 lug.: i bolscevichi sterminano lo zar e la sua famiglia.

1920: i “bianchi” cedono durante la guerra combattuta e persa nello stesso anno dai bolscevichi contro la Polonia.

Marzo '21: La Pace di Riga. I bolscevichi sopprimono le correnti politiche popolari. Varata la NEP: il commercio riaperto all'iniziativa privata. Il Partito comunista (PCUS) vieta ogni corrente interna.

21 genn. 1924: morte di Lenin, al potere losif Vissarionovic Stalin (1857-1953), teorico dello sviluppo socialista in un solo paese ('24).

1928: fine della NEP, introduzione dei piani quinquennali. Grossi successi fino al 1939. Nelle campagne nascono i kolchoz e i sovchoz. Sterminati i kulaki, le cui terre furono confiscate. Epurazioni ed esecuzioni sommarie.