Fascismo e Nazismo

Introduzione

Fascismo e Nazismo furono i movimenti politici più importanti tra le due guerre mondiali, sviluppatisi rispettivamente in Italia e Germania: Benito Mussolini e Adolf Hitler i loro leader incontrastati. In Italia, Mussolini, ex-socialista espulso dal partito per il suo interventismo e presto diventatone oppositore, propugnatore di confuse idee su un nuovo assetto sociale di armonia tra le classi, fortemente nazionalista, contrario alla debolezza dei governi liberali, divenne l'uomo intorno a cui si concentrarono le attenzioni della piccola borghesia e del capitalismo. In lui essi vedevano il difensore dei propri interessi ormai posti a repentaglio dalla costante avanzata del proletariato e dalla crisi post bellica. Dal canto suo, Hitler, che nell'operaMein Kampf(1925-27) si proponeva come il promotore di una rinascita spirituale tedesca basata sulla militarizzazione, sul proposito di fondare il Terzo Reich unificando tutte le regioni europee in cui fossero presenti popolazioni tedesche (la Grande Germania), sulla superiorità della razza ariano-germanica, e sulla lotta all'Ebraismo assurto a capro espiatorio dei mali della società (da esso, secondo Hitler, si erano generati il marxismo, il liberalismo e la democrazia, veri e propri “cancri” dell'umanità), trovò terreno fertile nella piccola borghesia tedesca particolarmente colpita dal succedersi di crisi economiche pesantissime in Germania a partire dagli anni '20.