Fascismo e Nazismo
- Introduzione
- Dallo squadrismo al Fascismo
- Il Nazismo in Germania
- Approfondimenti
- Riepilogando
Il Nazismo in Germania
In Germania, fallito il golpe del '23, Hitler fu arrestato. Scontati pochi mesi di detenzione, subito iniziò a impegnarsi per fare del Partito Nazionalsocialista Operaio (di cui era il capo o Führer) una forza legale. Nel frattempo, la Repubblica di Weimar consolidò le proprie basi. Gli USA, per consentire alla Germania di pagare l'indennità di guerra (132 miliardi di marchi oro), proposero ingenti prestiti con il Piano Dewes (1924). L'industria tedesca riprese così fiato. Il 28 febb. 1925 morì il presidente Ebert (eletto nel '19 a Weimar): gli successe il conservatore Hindenburg. Proprio mentre il paese sembrava aver imboccato la via della ripresa, sopraggiunse la crisi del '29. Essa generò una tale esasperazione da convertire al Nazismo milioni di Tedeschi. Dal 1930 al nov. '32, si susseguirono elezioni che videro il partito Nazionalsocialista lievitare fino al 37% dei voti (lug. '32), quindi assestarsi a poco più del 30% (nov. '32). Il 30 genn. 1933, il presidente Hindenburg offerse a Hitler il cancellierato: finiva la Repubblica di Weimar. Il leader nazionalsocialista guidò fino alle elezioni di marzo un governo di coalizione conservatore. Il 14 lug. 1933, chiesti e ottenuti dal Parlamento tutti i poteri, il governo emise una legge che faceva del Partito del Führer l'unico partito della Germania: iniziò così la dittatura nazista. Subito fu costituito un forte apparato poliziesco: nacquero la Gestapo (Geheime Staats-Polizei, polizia di stato segreta) e le SS (Schutzstaffeln, guardia personale di Hitler) che si affiancarono alle SA (Sturmabteilungen: reparti d'assalto) istituite nel '21. Quando le SA pretesero da Hitler che le trasformasse in esercito nazionale, questi, spronato dai generali dell'esercito, ne fece liquidare i capi (30 giu. 1934, notte dei lunghi coltelli). Il 2 ago. seguente Hindenburg morì e Hitler fu proclamato cancelliere e presidente. Immediatamente egli procedette alla nazificazione del paese e alla strenua lotta all'Ebraismo. La cultura venne messa sotto controllo dal ministro della propaganda e informazione Goebbels. Gli oppositori furono internati nei campi di concentramento. L'economia del paese venne ridotta al servizio dello stato che procedeva a un forte riarmo in vista delle guerre per assicurare alla Germania lo “spazio vitale”: la potenza tedesca stava risorgendo. Nella notte tra il 9 e il 10 nov. 1938, dopo che un ebreo ebbe ucciso a Parigi un diplomatico tedesco, vi furono devastazioni di proprietà ebraiche e uccisioni (notte dei cristalli). Nello stesso anno Hitler iniziò a esprimersi sull'esigenza di trovare una soluzione definitiva (la “soluzione finale”) al problema ebraico; contemporaneamente, anche in Italia il regime divenne antisemita (1938).