Europa e Stati Uniti nella seconda metà dell'Ottocento
- Introduzione
- Il secondo Impero; Bismarck e l'unificazione della Germania
- Francia: dalla Comune di Parigi all'affaire Dreyfus
- Le Guerre di secessione americane
- Approfondimenti
- Riepilogando
Il secondo Impero; Bismarck e l'unificazione della Germania
In Francia dopo le elezioni del '49, Luigi Napoleone agì per restaurare l'Impero. Con una serie di plebisciti ottenne dal popolo il diritto di elaborare una nuova costituzione (14 genn. 1852). Il 20 nov. con un altro plebiscito divenne imperatore con il nome di Napoleone III. Sulle prime mantenne una linea politica conservatrice: dal 1858, invece, si orientò verso idee più liberali, per tamponare un calo di popolarità. In Prussia, nonostante la concessione dello Statuto e del suffragio universale (1848), gli Hohenzollern continuarono a perseguire una politica conservatrice. Guglielmo I, reggente dal 1858, e sovrano dal 1861 al 1888, nel 1862 nominò primo ministro un conservatore, Otto von Bismarck (1815-1898, rappresentante degli Junker, aristocratici). Questi, tra il 1866 e il 1871, fu l'artefice dell'unificazione germanica. Dal 14 giu. al 26 lug. 1866, alleato dell'Italia, mosse guerra all'Austria sconfiggendola duramente a Sadowa (3 lug.): in tal modo ottenne i Ducati di Schleswig e Holstein, insieme ad altri Stati tedeschi, che unì nella Confederazione del nord (Pace di Praga, ago. 1866). Nel 1870, quindi, si rivolse alla Francia. Da abile diplomatico fece in modo di essere attaccato dalle truppe del Secondo Impero (incidente dei Bagni di Ems). A Metz e Sedan (ago.-sett. 1870) i Francesi subirono pesanti sconfitte, l'imperatore fu imprigionato, a Parigi proclamata la Repubblica (4 sett.): presidente del consiglio fu nominato Adolphe Thiers. Inutile fu l'organizzazione di una resistenza repubblicana coordinata da Léon Gambetta: il 28 genn. 1871 fu chiesto l'armistizio. Il 10 magg.1871 fu ratificata la Pace di Francoforte (cessione dell'Alsazia e parte della Lorena). A Versailles venne proclamata la nascita dell'Impero (Reich) tedesco con a capo Guglielmo I di Prussia (18 genn. 1871). Conseguita l'unificazione Bismarck iniziò subito a perseguire una politica interna avversa a cattolici (1871, Kulturkampf, o Lotta per la civiltà) e socialisti (leggi contro il partito socialdemocratico) accusati di sovvertire l'ordine sociale. In politica estera, timoroso di una reazione francese, tramò una serie di alleanze con le varie potenze. Nel 1873 varò il Dreikaiserbund (alleanza dei tre imperatori), con Germania, Austria e Russia, destinato a entrare in crisi poco dopo: infatti, i rapporti austro-russi si incrinarono per via di contrasti nei Balcani (Guerra con la Turchia. La Pace di Santo Stefano, 1878, che sancì la vittoria russa fu rimessa in discussione da Austria e Inghilterra). Sempre in funzione anti-francese, Bismarck nel 1879 si alleò con l'Austria e poco dopo rivolse all'Italia l'invito a partecipare all'intesa: nacque così la Triplice Alleanza (20 magg. 1882).