Pieter Paul Rubens
Pieter Paul Rubens (Siegen, Vestfalia 1577 - Anversa 1640) fu un artista dal genio grandissimo, aperto e coerente, per la qualità stessa della sua pittura trionfale.
Il soggiorno in Italia
La lunga permanenza in Italia (1600-08) con soggiorni a Venezia, Mantova, Roma e Genova, costituì una tappa fondamentale della sua vicenda artistica per l'esperienza diretta dell'antichità classica, e del classicismo rinascimentale e per la varietà delle esperienze culturali che essa offrì all'artista. Il grande maestro barocco si rivela infatti l'ultimo artista "rinascimentale", nel senso della condivisione di interessi con il Rinascimento e per un'impostazione "umanistica": lo confermano i suoi interessi di collezionista di marmi antichi, il suo costante ispirarsi alla grande pittura cinquecentesca da Raffaello a Michelangelo a Correggio. Fu attratto anche dal cromatismo di Tiziano, Tintoretto e Veronese e dal luminismo di Caravaggio, che seppe fondere mirabilmente e trasfigurare in un linguaggio pittorico pervaso da una calda e intensa sensualità e acceso di un colore luminoso e brillante, nel quale il disegno robusto delimita le forme inquadrandole entro composizioni ormai barocche, ma ancora sorrette da un equilibrio classico e grandioso. Opere fondamentali in tal senso furono il Trittico per i Gesuiti di Mantova (1605, Musei di Mantova, Anversa e Nancy); Ritratto equestre del duca di Lerma ( 1604, Madrid, collezione de Savia); Battesimo di Cristo (1604-06, Anversa, Musée Royal des Beaux-Arts); Circoncisione (1606, Genova, S. Ambrogio); Adorazione dei pastori (1608, Fermo, Pinacoteca civica)
Le opere della maturità
Al suo ritorno in patria (1609) fu nominato pittore di corte dei reggenti dei Paesi Bassi e avviò una fiorente bottega ad Anversa. Agli esercizi di lumi notturni (Adorazione dei Magi, Madrid, Prado) e di definizione delle forme per mezzo di accentuato chiaroscuro (Erezione della Croce, 1610, Cattedrale di Anversa), si affiancano brani di ricercata armonia cromatica (Deposizione dalla Croce, 1611-14, Cattedrale di Anversa). Eseguì temi mitologici (ca 1613-18: Sileno ebbro; Battaglia delle Amazzoni, Monaco, Alte Pinakothek), pittura sacra (ca 1616-19: Madonna degli Innocenti, Parigi, Louvre; Ultima Cena, Milano, Brera), ritratti e grandi cicli decorativi, quali gli affreschi per la chiesa dei Gesuiti ad Anversa (1620), i cartoni per arazzi commissionati da Luigi XIII di Francia (Vita di Costantino, 1622-23).
Da Anversa Rubens si spostò per frequenti viaggi in Spagna, in Francia, Inghilterra e Olanda, durante i quali dipinse importanti opere: Adorazione dei Magi (1624 ca, Anversa, Musée Royal des Beaux-Arts); La pace e la guerra (Londra, National Gallery); Elena Fourment col figlio (1635, Monaco, Alte Pinakothek); tele per la Whitehall a Londra (1634); decorazione per la Torre de la Parada presso Madrid (1638).
I paesaggi, ai quali Rubens si dedicò nella fase conclusiva della sua attività (Paesaggio con arcobaleno, 1636, Monaco, Alte Pinakothek; Ritorno di contadini dai campi, 1637, Firenze, Palazzo Pitti), confermano la sua concezione della natura, suggestiva, lirica e quasi romantica, che traspare per altri versi anche dalla carnosità dei suoi nudi (Le tre Grazie, Madrid, Prado; La pelliccia, Vienna, Kunsthistorisches Museum).