L'Olanda e le Fiandre
Le personalità dominanti di Rembrandt e Rubens sono esemplari del diverso clima culturale che distingue l'Olanda protestante e borghese dalle Fiandre cattoliche e monarchiche e dei diversi esiti del barocco nei due paesi.
In Olanda la problematica della luce, impostata dai caravaggeschi della scuola di Utrecht (Hendrick Terbrugghen, 1588-1629; Gerrit Van Honthorst, 1590-1656), si risolve in forme meditate e drammatiche, nell'opera Rembrandt e di Jan Vermeer (Delf 1632-75), autore di vedute cittadine (Veduta di Delft, L'aia, Mauritshius) scene d'interno domestico (La cuoca, Amsterdam, Rijksmuseum; La merlettaia, 1666 ca, Parigi, Louvre) ed episodi di vita femminile borghese (La lettera, Amsterdam, Rijksmuseum; Donna alla spinetta, Londra, National Gallery; La pescatrice di perle, Washington, National Gallery). Il suo capolavoro più noto è L'atelier (1665 ca, Vienna, Kunsthistorisches Museum). La pittura da cavalletto si scompone in una molteplicità di generi specializzati: paesaggio (con Salomon Van Ruysdael, ca 1602-1670), vedute urbane, fiori e animali, nature morte che, nella complessità della composizione e attraverso una tecnica illusionistica, si indirizzano verso un più accentuato decorativismo.
Nelle Fiandre l'opera di Rubens, tesa a rielaborare con vivo senso storico la grande tradizione rinascimentale, raggiunge risultati più scenografici e naturalistici che ne fanno una delle più perfette realizzazioni del barocco europeo. L'impeto vitale della composizione a larghe masse di Rubens si placa in ritmi eleganti nella ritrattistica aulica dell'allievo Antoine Van Dyck (Anversa 1599 - Londra 1641) e trapassa, evolvendosi in senso popolaresco, nell'opera di Jacob Jordaens (Anversa 1599-1678).