Lessico

sf. [sec. XIII; latino littĕra].

1) Ciascuno dei segni grafici che rappresentano i vari suoni di un alfabeto: le lettere dell'alfabeto greco; lettere di scatola o lettere cubitali, molto grandi; dire a lettere di scatola, fig., chiaro e tondo, senza reticenze; scrivere, dire qualche cosa a tutte lettere, senza abbreviazioni; fig., senza mezzi termini. Nelle loc. fig.: episodio da scrivere a lettere d'oro, degno di particolare ricordo; scrivere qualche cosa a lettere di fuoco, con tono estremamente violento; avvenimento scritto a lettere di sangue, gravissimo, seguito da una serie di episodi violenti. Per estensione, iscrizione, legenda, didascalia posta ai piedi di una stampa, di una medaglia e simili. Avanti lettere (com. anche la forma latina ante litteram), detto di prove di incisioni fatte prima di apporvi l'iscrizione; fig., di ciò che anticipa i caratteri di un fatto storico che si realizzerà più tardi.

2) Fig., il significato più stretto delle parole prese in sé e per sé: interpretare secondo la lettera; alla lettera, testualmente, attenendosi al significato più ovvio delle parole; tradurre alla lettera;lettera morta, disposizione ormai priva di validità.

3) Comunicazione scritta, missiva di carattere privato o ufficiale che si indirizza a persona lontana, a un ente, ecc.: rispondere a una lettera;lettera anonima, senza la firma del mittente; buca delle lettere, casella postale dove si imbuca la corrispondenza. In particolare, lettera pastorale, apostolica, scritta dal vescovo o dal papa e indirizzata ai fedeli; lettera aperta, vedi aperto. Per estensione, documento giuridico: lettera circolare, lettera credenziale, lettera di credito. Al pl., raccolta di lettere, epistolario: le lettere di Cicerone; talvolta titolo di un'opera letteraria: Le ultime lettere di Jacopo Ortis.

4) Gli studi umanistici; in particolare, la letteratura: dedicarsi alle lettere; uomo di lettere, letterato; la repubblica delle lettere, i letterati nel loro complesso. Ant., dottrina, cultura: uomo senza lettere, illetterato.

Linguistica: la lettera come segno grafico

Nelle epigrafi le lettere assumono talvolta forme o valori particolari. Nell'alfabeto greco arcaico sono da notare i segni × e † (↓), che si scambiavano i valori ks e kh, negli alfabeti occidentale e orientale; varianti da alcune lettere, tra cui, per esempio, il beta a meandro di Corinto; il vau o digamma; la sibilante detta in fenicio san ¢, che contrastò in molte regioni l'uso del sigma. Più tardi è da osservare invece la moda di dare a tutte le lettere una certa forma: lettere apicate (con i tratti rettilinei terminanti a coda di rondine), lunate, quadrate, angolate. Nell'alfabeto epigrafico latino, oltre ad analoghe variazioni nelle forme, sono notevoli C con valore di G nelle abbreviazioni di Gaius e Gnaeus; le lettere introdotte dall'imperatore Claudio, e cioè il digamma inverso £ per il suono v, l'antisigma ∪ per quello psi, la semiaspirata ⊦ per ü (cosiddetta U lombarda); la M a 5 tratti per l'abbreviazione di Manius; la C rovesciata che nelle iscrizioni di liberti indica che il patrono era una donna.

Matematica

In matematica, si usano lettere per indicare, nei calcoli algebrici, numeri generici (vedi letterale). Si usano comunemente le prime lettere minuscole dell'alfabeto latino per indicare delle costanti, riservando le ultime per le quantità variabili; le maiuscole si usano per indicare punti, superfici, insiemi, ecc. Le lettere greche minuscole sono generalmente usate per indicare angoli. Lettere particolari sono usate per indicare determinati numeri o valori di costanti: per esempio, “g” per l'accelerazione di gravità, “e” per la base dei logaritmi naturali, π per il rapporto tra la lunghezza di una circonferenza e il suo diametro.

Cenni storici: la lettera dominicale

Nel computo eseguito dai cronologi medievali, era detta lettera dominicale quella indicante la domenica qualora si assegnino a ogni giorno dell'anno, successivamente, le lettere.: A, B, C, D, E, F, G iniziando dal 1º gennaio: per esempio, se la prima domenica cadeva il 1º gennaio la lettera dominicale era per quell'anno la A; se cadeva il 5 gennaio la lettera dominicale era la E. Negli anni bisestili si avevano due lettere dominicali: la prima era conteggiata nel modo normale sino al 25 febbraio, giorno in cui veniva ripetuta quella del giorno precedente e la lettera che coincideva conla domenica seguente era la nuova lettera dominicale per il resto di quell'anno. Ogni 28 anni la lettera dominicale era la stessa e questo periodo era chiamato ciclo solare. Il conteggio partiva dal 9 d. C.

Cenni storici: la lettera come scritto epistolare

Già entrata nell'uso pratico alla fine del III millennio a. C., la lettera si trova presso i Babilonesi scritta su una tavoletta d'argilla secca, in Egitto quasi nello stesso tempo la lettera era scritta su di un sottile foglio di papiro, oppure su di un coccio o sopra una tavoletta di terracotta. In Grecia e a Roma il testo della lettera era inciso con uno stilo su di uno strato di cera spalmato sopra una tavoletta lignea (raramente di avorio). Erano usati anche fogli di papiro, sui quali si scriveva con una cannuccia intinta nell'inchiostro. Verso il sec. V d. C. comparve la pergamena, il cui uso si protrasse fino al sec. XII, quando per il disbrigo normale subentrò la carta. Le lettere erano scritte su fogli a formato grande, che si piegavano ed erano chiusi con ceralacca o da un'ostia, sulle quali era impresso il sigillo del mittente. Oltre che alla missiva, il nome lettera veniva dato anche a particolari documenti, emessi dalle cancellerie dello Stato, dalla curia pontificia e da quelle vescovili, da notai ed enti privati; in genere queste lettere trattavano affari particolari e si distinguevano dai documenti più importanti per un formulario molto più semplice; per il contenuto erano dette executoriae, se riguardavano un ordine da far eseguire; gratiosae, se concedevano una grazia, indulgenze, dispense, privilegi, provviste di benefici; lettere di giustizia, se ordinavano l'esecuzione di sentenze; le lettere camerali erano documenti di natura finanziaria o amministrativa o anche di ordine politico, dei quali la Camera Apostolica ordinava la spedizione e la registrazione. Le lettere pontificie sono documenti in cui vengono risolti i casi sottoposti all'esame del papa. La loro forma consueta è quella della bolla, o del breve.

Diritto canonico

Nella storia del diritto canonico le prime lettere ecclesiastiche sono costituite da sedici Epistole Canoniche dei Padri, che, scritte da diversi Padri greci, furono introdotte in tutto o in parte, a partire dal sec. VI, nelle collezioni canoniche orientali; le lettere decretali furono lettere precettive indirizzate dai papi, in risposta a una questione a essi sottoposta; le litterae dimissoriae sono le autorizzazioni, date dall'ordinarius loci all'ecclesiastico, per il transito a una diocesi diversa da quella a cui era destinato.

Diritto civile

Nel diritto civile si ha la letteraraccomandata, per la quale il mittente paga anticipatamente, oltre alla tassa di francatura ordinaria, un diritto fisso. In tal caso, se la lettera viene perduta, al mittente compete un'indennità. È fatto divieto però d'includere nelle lettere raccomandate denaro, oggetti preziosi e carte di valore esigibili al portatore. In tal caso la lettera deve essere assicurata.

Economia

In economia, la lettera ha grande rilievo sia nei trasporti sia nel credito. Lettera di trasporto aereo (air waybill), prova l'esistenza del relativo contratto fra il vettore e il mittente, che attesta l'avvenuta consegna delle cose da trasportare. Redatta in triplice copia (destinate al mittente, destinatario e vettore) è – tranne nel caso sia nominativa – titolo rappresentativo della merce, il cui possesso conferisce al portatore il diritto alla consegna delle merci in essa specificate e a disporre delle stesse. È un titolo di credito e può essere negoziata e trasferita. Lettera di vettura, usata nel trasporto ferroviario di cose, costituisce anche prova dell'esistenza di un contratto di trasporto. Contiene le indicazioni relative al nome del destinatario, luogo di destinazione, natura, peso, quantità e numero delle cose da trasportare, e alle condizioni convenute pereseguire il trasporto. La lettera di vettura si compone di quattro parti compilate su stampati conformi a quelli dell'amministrazione ferroviaria e contrassegnate con le prime quattro lettere dell'alfabeto: A) originale che, dopo aver seguito le merci durante il viaggio rimane all'amministrazione; B) bollettino di consegna o svincolo, rilasciato dalla stazione destinataria; C) duplicato (detto anche ricevuta di spedizione o reversale ferroviaria), rilasciato al mittente a prova dell'avvenuto perfezionamento del contratto; D) avviso di arrivo (lettera di avviso), spedito dalla stazione di arrivo al destinatario della merce e indicante la decorrenza del termine per il ritiro. Lettera di porto, documento di vettura per i trasporti ferroviari a piccola velocità. Lettera di delegazione, nei trasporti ferroviari di cose è usata per autorizzare la stazione d'arrivo a consegnare la merce alla persona indicata dal destinatario.

Tecnica bancaria

Lettera di cambio, denominazione propria delle prime forme di cambiali, in forma di atto notarile, passata poi a indicare la cambiale tratta; lettera in fiera, cambiale pagabile, nei tempi passati, durante le fiere e la cui scadenza era di norma fissata nel penultimo giorno delle manifestazioni stesse; nel commercio dei titoli di borsa è detto lettera il prezzo offerto da parte di chi li vuole acquistare; conservando la terminologia inglese, si dice bill of credit quella che noi chiamiamo lettera di credito, che è contemporaneamente anche il documento rilasciato da un istituto di credito ai clienti, contenente l'impegno della banca di pagare o accettare, entro limiti prestabiliti, le tratte libere (lettera di credito semplice) e documentate (lettera di credito documentata) che il beneficiario emetterà. Nel caso che a margine della lettera sia indicata la forma precisa della tratta da emettere, la lettera di credito è detta marginale. La lettera di credito può essere diretta a un solo corrispondente della banca (lettera di credito avvisata) o a tutti i corrispondenti delle varie piazze indicate dal cliente (lettera di credito circolare); lettera credenziale, quando un'azienda di credito emette un ordine di pagamento a carico di uno o più corrispondenti, a favore di un suo cliente. Sorta per consentire ai viaggiatori di avere somme a disposizione nei centri di soggiorno, specialmente esteri, è stata sostituita dalla sempre più larga diffusione dell'assegno turistico; lettera di accreditamento in conto corrente, contiene la comunicazione della registrazione in avere del conto, trasmessa da un correntista all'altro (di norma da una banca ai suoi clienti) ed è analoga alla lettera di addebitamento in conto corrente, con la quale si comunica la registrazione in dare del conto; lettera di conferma, inviata dalla banca al beneficiario di un credito, per dare conferma dell'ordine ricevuto dall'accreditante e assumere l'obbligo di dare esecuzione a tale ordine; lettera di proroga, inviata dalla banca al beneficiario di un credito per comunicare l'avvenuta proroga del termine di utilizzazione; lettera di pagamento, denominazione di una forma successiva, più evoluta di lettera di cambio, consistente in un ordine di pagamento dato dal traente al trattario; lettera di affidamento, inviata dagli istituti di credito ad accompagnamento di titoli destinati a un corrispondente estero; lettera di indicazione, con la quale la banca comunica al beneficiario la concessione di un'apertura di credito; lettera di pegno (o di ipoteca), documento che si aggiunge al contratto di apertura di credito, che costituisce una ulteriore garanzia del credito accordato.

Commercio

Lettera di garanzia, dichiarazione rilasciata dal compratore al venditore (o viceversa) con la quale si esonera, totalmente o parzialmente, la controparte dalle responsabilità derivanti dal contratto di compravendita. Lo sono la lettera di garanzia per polizza netta, rilasciata al comandante della nave dal caricatore, e la lettera di garanzia nolo, rilasciata dal venditore al compratore; lettera di fideiussione o garanzia, compilata per garantire l'adempimento di obblighi assunti da terzi.

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