ialuronidasi
sf. [sec. XX; da ialuronico]. Enzima idrolitico che opera la scissione dell'acido ialuronico in acido glucuronico e N-acetil-glucosammina. La ialuronidasi si trova in forte concentrazione nell'apparato buccale delle sanguisughe, nei veleni dei serpenti, delle api e degli scorpioni e in vari microrganismi patogeni, quali pneumococchi, streptococchi-β-emolitici, bacilli anaerobi della gangrena gassosa. La ialuronidasi microbica svolge un ruolo importante nella capacità di penetrazione dei batteri patogeni nei tessuti animali e quindi condiziona in parte la virulenza dei batteri stessi. Nell'uomo la ialuronidasi è contenuta nella cornea, nel corpo ciliare, nella milza, nella pelle, nel testicolo. Anche gli spermatozoi contengono forti quantità di ialuronidasi che permetterebbe loro di superare la barriera di acido ialuronico che protegge l'ovulo. La ialuronidasi resiste bene all'essiccamento e all'invecchiamento; la sua attività viene inibita da vari fattori tra cui i farmaci antinfiammatori (salicilati, glicocorticoidi,corticotropina, acido gentisico, ecc.). La struttura polipeptidica della ialuronidasi differisce in rapporto all'origine, per cui se l'enzima penetra nei tessuti di un organismo eterogeneo determina in esso la formazione di anticorpi anti-ialuronidasi. Espressione di questo fenomeno è la presenza di tali anticorpi nel siero di soggetti portatori di un'infezione da germi produttori di ialuronidasi, come gli streptococchi nel reumatismo articolare acuto. Nella frazione globulinica del siero umano esistono d'altra parte alcuni fattori aspecifici, di natura non anticorpale, i quali sono capaci di bloccare l'attività della ialuronidasi; tra questi vi sono le “anti-invasine di Haas”, così dette per la loro capacità di ostacolare l'invasione tessutale da parte dei germi patogeni produttori di ialuronidasi. La ialuronidasi ricavata dagli autolisati batterici oppure dagli estratti testicolari di alcuni animali (toro, cavallo, maiale, ecc.) viene adoperata in medicina per facilitare la diffusione sottocutanea delle preparazioni farmaceutiche iniettabili, per combattere edemi e stati infiammatori locali, contro le emorroidi e i geloni.