spermatozòo
sm. [sec. XIX; spermato-+-zoo]. Gamete maschile maturo degli animali, detto anche spermio, che deriva per trasformazione dagli spermatidi. Gli spermatozoi forniti di flagelli moderatamente sviluppati o di un unico flagello molto allungato (coda) sono detti nemaspermi: tali sono quelli dei Celenterati, degli Echinodermi, degli Insetti, dei Vertebrati ecc. Gli spermatozoi privi di flagelli sono detti anemaspermi; questi sono caratteristici dei Nematodi, dei Cladoceri, degli Acari nei quali si muovono con formazione di pseudopodi, dei CrostaceiDecapodi nei quali la sostanza cromatica viene lanciata nell'uovo mediante una specie di esplosione. Nella specie umana gli spermatozoi presentano una spiccata motilità, grazie ai movimenti della coda: risultano costituiti da un capo, consistente nel nucleo nel quale la cromatina è fortemente condensata, da un collo e da una coda o flagello, contenente filamenti contrattiliproteici. Fattori determinanti per la vitalità degli spermatozoi maturi sono la disponibilità di fruttosio, valori di temperatura compresi fra 37 e 37,5 ºC e la leggera alcalinità del pH del mezzo. Alterazioni anche modeste di questi fattori compromettono le possibilità di sopravvivenza degli spermatozoi, e ciò spiega perché solo pochi elementi dei 180-200 milioni di spermatozoi immessi nella vagina all'atto dell'eiaculazione giungano vitali all'ultima tappa del loro percorso. Infatti, già la secrezioneacida della vagina e la viscosità del mucocervicale operano una prima selezione degli spermatozoi che si accingono a risalire le vie genitali femminili sino alle tube di Falloppio. D'altra parte, anche se viene superato l'ostacolo cervicale, gli spermatozoi che si immettono nella cavità uterina continuano a trovarsi in condizioni ambientali sfavorevoli finché non siano giunti nel terzo laterale delle tube. Per contro, la progressione degli spermatozoi verso l'utero è facilitata dalle contrazioni della muscolatura uterina e dalla fluidificazione del muco cervicale che si verifica in corrispondenza dell'ovulazione, mentre il movimento delle cigliavibratili e le contrazioni antiperistaltiche degli ovidotti facilitano la migrazione degli spermatozoi lungo le tube. Da quanto detto si comprende come le capacità fecondanti, sia nella specie umana sia negli animali, richiedano l'emissione di un numero straordinariamente elevato di spermatozoi, pur essendo sufficiente un solo spermatozoi ai fini del concepimento. Nello sperma umano sono in media contenuti 200-300 milioni di elementi per cm3 ed è noto che la capacità fecondativa può mancare se il numero degli spermatozoi scende al di sotto di 30 milioni per cm3.