gelificazióne

sf. [sec. XX; da gelificare].

1) Procedimento (detto anche gelatinizzazione) per ottenere un gel da una soluzione colloidale; in particolare per ottenere gelatine.

2) In botanica, modificazione della parete cellulare che si ha quando questa, che è formata in gran parte da cellulose ed emicellulose e, in proporzioni molto minori, da sostanze pectiche, gomma e mucillagini, subisce un'inversione dei rapporti quantitativi dei componenti, per cui viene a essere costituita in prevalenza dalle sostanze nominate per ultime, tanto da assumerne in gran parte le caratteristiche. Il processo di gelificazione può essere del tutto fisiologico, e determinarsi con ispessimento a strati successivi della parete, fino a parziale obliterazione del lume cellulare, come avviene per esempio in molte foglie e fiori (malva, tiglio) e in molte radici (altea), spesso usate come droghe emollienti per la notevole capacità idrofila che la gelificazione comporta. Tale fenomeno può infatti portare a un notevole rigonfiamento delle cellule stesse. Anche in piante inferiori il fenomeno è frequente, come in talune Alghe Azzurre (Gloecapsa) e in molte Alghe Rosse (Gelidium, Porphyra, Batrachospermum, ecc.), dalle quali si ricavano agar-agar, carrageen e materiali analoghi. Altre volte la gelificazione assume carattere patologico e può essere considerata un caso di degradazione della parete cellulare, noto in fitopatologia come gommosi (come nelle piante da frutto). A questo tipo di gelificazione si deve la produzione di numerose gomme vegetali.