embrionale

agg. [sec. XVIII; da embrione]. In embriologia, di formazione anatomica o processo biologico avente rapporto con l'embrione o l'embriogenesi: prodotto embrionale, sviluppo embrionale. In botanica, sacco embrionale, lo stesso che gametofito femminile. Fig., di volto dai lineamenti infantili: “i tratti... erano embrionali” (Moravia); più comunemente, che è allo stato di abbozzo, specialmente nella loc. stato embrionale, allo stato embrionale: “il lavoro doveva trovarsi in uno stato anche più embrionale del suo” (Svevo). In particolare: A) annessi embrionali, formazioni che pur non facendo parte dell'embrione, si trovano nell'uovo fecondato o nell'utero materno, con funzioni protettive, nutritive, respiratorie o escretorie. Sono annessi embrionali l'allantoide, l'amnio, il corion, la placenta e il sacco vitellino o vescicola ombelicale. B) Area embrionale, regione della vescicola blastodermica, nell'uovo fecondato di Elasmobranchi, Rettili, Monotremi, corrispondente alla massa cellulare interna della blastocisti; da tale area, che successivamente si trasforma in una piastra appiattita o disco embrionale, si sviluppa l'embrione. C) Metabolismo embrionale, complesso dei processi biochimici propri dello sviluppo dell'embrione e destinato alla produzione di nuovo materiale cellulare, alla nutrizione dell'embrione, all'espulsione di prodotti del ricambio. D) Nodo o bottone o nodulo embrionale, massa cellulare propria dell'uovo fecondato dei Mammiferi placentati, presente nella vescicola blastodermica o blastocisti, da cui si differenziano precocemente i fogliettiembrionali e alcuni degli annessi embrionali.

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