àmnio o àmnion o àmnios

sm. [sec. XVII; dal greco amníon, propr. vaso in cui si raccoglie il sangue delle vittime]. Annesso embrionale costituito da un sacco che si sviluppa a spese di una parte dei tessuti formati dall'uovo fecondato (sacco amniotico), contenente – in quantità variabile nei diversi animali e nei vari stadi di sviluppo – un liquido sieroso (liquido amniotico) nel quale è immerso l'embrione ancorato al cordone ombelicale. La parete del sacco amniotico è una membrana sottile, resistente e trasparente, costituita da uno strato interno di cellule di origine ectodermica, secernenti il liquido amniotico, e da uno strato esterno di natura connettivale, di origine mesodermica, nel quale si differenziano delle fibre muscolari lisce, la cui contrazione peristaltica trasmette all'embrione un movimento continuo. La funzione del liquido amniotico, insieme col liquido allantoideo, è quella di proteggere l'embrione da eventuali urti e variazioni di pressione, facilitarne i movimenti e impedirne l'essiccamento (specialmente negli ovipari). Nell'embrione umano il liquido amniotico, oltre a svolgere un'azione protettiva, gli assicura una temperatura costante e partecipa ai suoi processi metabolici. È formato da acqua e da varie sostanze, come proteine, creatinina, bilirubina, ormoni e lipidi, alle quali si aggiungono le cellule provenienti per lo più dalla cute del feto. L'importanza del liquido amniotico risiede anche nella possibilità di essere esaminato direttamente mediante amnioscopia e di essere prelevato mediante amniocentesi per studiarne la composizione e dosare le quantità delle varie sostanze in modo da valutare lo stato di benessere del feto. Inoltre, le cellule fetali possono essere coltivate, permettendo l'esecuzione di studi biochimici indispensabili per l'identificazione di alcune gravi malattie metaboliche e di analisi citogenetiche per scoprire anomalie del patrimonio genetico. Sono provvisti di amnio i Vertebrati superiori (Rettili, Uccelli, Mammiferi) detti perciò anche Amnioti. In questi animali terrestri la presenza degli annessi fetali consente lo sviluppo dell'embrione al di fuori dell'acqua. L'amnio manca nei Ciclostomi, nei Pesci e negli Anfibi (Anamni), dove lo sviluppo embrionale avviene naturalmente in ambiente acquatico. Negli Amnioti, l'amnio si forma con modalità diverse: per pieghe, per un processo di cavitazione (schizocelia), direttamente nell'ectoderma embrionale, o con un procedimento intermedio. Nei Rettili, negli Uccelli e in alcuni Mammiferi (Monotremi, Marsupiali, Carnivori e alcuni Insettivori) l'amnio si forma per il sollevamento di due pieghe ectodermiche al di sopra del tubo neurale, accompagnate dalla somatopleura che le riveste dall'interno. Le due pieghe si avvicinano lungo la linea mediale e si fondono tra loro. Alla fine l'embrione sarà racchiuso in una cavità amniotica ripiena di liquido al di sopra della quale si forma il corion. Negli Ungulati (maiale, pecora, capriolo, ecc.), in alcuni Insettivori (talpa) e nelle Proscimmie, in seguito a schizocelia, in un ispessimento dell'ectoderma dell'area embrionale si forma una concamerazione che però in seguito si apre, si distende e scompare per essere sostituita da un amnio definitivo che si forma per pieghe. Lo sviluppo dell'amnio per esclusiva schizocelia si osserva in vari Mammiferi: nei Microchirotteri, in alcuni Insettivori e nell'uomo la prima cavità che si forma con questo processo è definitiva, mentre nei Roditori si suddivide (per pieghe) in due, delle quali soltanto quella in diretto rapporto con l'area embrionale costituisce l'amnio propriamente detto. Alla nascita l'amnio può venire riassorbito dal feto (Uccelli, Rettili) oppure si rompe per liberare il feto e viene successivamente espulso (Mammiferi placentati).

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