Monotrèmi

sm. pl. [sec. XIX; da mono-+greco trema, orifizio]. Ordine (Monotremata) di Mammiferi, l'unico della sottoclasse dei Prototeri, che comprende specie con caratteri arcaici. I Monotremi, infatti, come i Rettili e gli Uccelli, posseggono una cloaca nella quale sfociano le vie dell'apparato urogenitale e il canale alimentare, comunicanti poi con l'esterno con un solo sbocco. Altra fondamentale caratteristica arcaica è la riproduzione a mezzo di uova, caso unico fra tutti i Mammiferi: le uova vengono incubate e i piccoli allattati col latte secreto da ghiandole mammarie di tipo particolare. I maschi sono dotati di uno sperone tarsale percorso da un canale attraversato dal secreto di una ghiandola velenifera. Nella morfologia esterna spicca il muso, rivestito da un astuccio corneo, una sorta di becco; in quella interna si notano il coracoide, nel cinto scapolare, e le cosiddette “ossa marsupiali” nel cinto pelvico. I Monotremi sono sopravvissuti grazie all'isolamento geografico della regione australiana. Comprendono ornitorinchi ed echidne. § I Monotremi sono praticamente sconosciuti allo stato fossile. È probabile che rappresentino una linea filetica discendente direttamente dai rettili mammalomorfi fin dal Triassico, tuttavia gli unici resti fossili ritrovati risalgono al Pleistocene dell'Australia.

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