Mutamenti tecnologici e nuove dimensioni del capitalismo mondiale
- Introduzione
- Scienza e tecnica
- Verso la società postindustriale
- Approfondimenti
- Riepilogando
Verso la società postindustriale
Verso la società postindustriale. Nel secondo dopoguerra l'Europa completò la sua industrializzazione prendendo esempio dal modello americano. I Paesi del Terzo Mondo ebbero solo limitatissime occasioni di crescita industriale, se si escludono gli impianti dipendenti dalle grandi multinazionali occidentali. Solo dagli anni '70, in alcuni Paesi del Sud-Est asiatico (Corea del Sud, l'espansione nel Taiwan, Singapore e Hong Kong) il processo ha avuto il suo inizio e, stimolato dal basso costo del lavoro in quei luoghi, si è sviluppato con una celerilà impressionante. Oggi le potenze più avanzate, invece, si avviano ad affrontare una fase di postindustrializzazione, in cui l'automazione degli impianti riduce al minimo l'esigenza dell'intervento umano. Il capitalismo, dopo la caduta dei regimi comunisti, si è affermato ormai su tutto il pianeta. Molti studiosi identificano in esso un sistema economico mondiale integrato e, tuttavia, caratterizzato da apporti ineguali tra Paesi postindustrìalizzati, Paesi industrializzati, Paesi del Terzo Mondo produttori di materie prime in via di sviluppo e Paesi poveri, privi di risorse umane e naturali significative, relegati all'ultimo gradino della "piramide". Una cospicua emigrazione dal Sud del mondo sta avvenendo, in proporzioni ancora difficilmente quantificabili; le mete privilegiate sembrano essere alcuni Paesi dell'Europa occidentale (raggiunti da maghrehini, albanesi, popolazioni dell'Africa Nera) e gli Stati Uniti (dai Messicani soprattutto).