La prosa fin de siècle
In sintesi
Redazione De Agostini
Schnitzler | Pone al centro del suo teatro la tematica erotica per sottolineare l'intrinseca falsità dell'amore, carosello grottesco ed evanescente nella sua cosciente o inconsapevole ipocrisia: da una parte l'incapacità dell'uomo di vivere un'autentica esperienza amorosa, dall'altro il continuo fraintendersi di uomo e donna, la prepotenza dell'uno e la fragilità sociale dell'altra. Oltre e più compiutamente che nella drammaturgia, Schnitzler si espresse nella novellistica, ove perfezionò la propria ricerca stilistica, giocata nel difficile equilibrio tra una prosa netta e precisa e contenuti spesso al limite del delirio. Alla sua produzione più matura appartengono racconti o romanzi brevi come: Il ritorno di Casanova; La signorina Else; Doppio sogno, capolavoro della letteratura onirica, in cui la solida realtà borghese si sgretola a contatto con le inquietanti presenze della notte. |
Wedekind | Drammaturgo e narratore che influì sul primo Brecht e sugli espressionisti, pose la tematica erotica al centro della propria produzione. Se nel dramma Risveglio di primavera affrontò in chiave tragica il problema dell'educazione sessuale repressiva degli adolescenti, nel dittico teatrale Lo spirito della terra e Il vaso di Pandora, incentrato sulla figura di Lulu, rappresentò il fatale personaggio della donna che agisce per esclusivo impulso sessuale. La lingua di Wedekind accosta espressioni plebee e dialettali a passi ora di gelida lucidità e di sobrietà quasi classica. |
Kraus | Fondò la rivista e condusse "Die Fackel" alla quale collaborarono, tra gli altri, Trakl, Werfel, Strindberg e Wedekind, e dalle cui colonne combattè una battaglia sarcastica e feroce contro la banalità, la menzogna e l'ipocrisia. Mediante la stampa affrontò la questione del linguaggio e coltivò l'arte dell'aforisma, praticandola con maestria straordinaria, come dimostra la raccolta Detti e contraddetti. Sua opera di primissimo piano è il monumentale dramma Gli ultimi giorni dell'umanità. |
Hesse | Al primo romanzo, Peter Camenzind, che lo rivelò al grande pubblico, seguirono Sotto la ruota, Knulp e Demian, romanzo che presenta già il tema principale dell'opera di Hesse, quello del conflitto tra vita istintuale e vita spirituale, ripreso anche nei successivi Siddharta, Il lupo della steppa e Narciso e Boccadoro. L'opera più ambiziosa di Hesse è il successivo ampio romanzo Il gioco delle perle di vetro. La sua prosa fluida e accattivante ha incontrato immensa fortuna presso le giovani generazioni. |
Walser | Apprezzato da scrittori del calibro di R. Musil, F. Kafka e di W. Benjamin, abbandonò tuttavia la letteratura (1933) per il sostanziale insuccesso della propria opera letteraria. Ma sia i tre romanzi, largamente autobiografici, I fratelli Tanner, L'assistente e Jakob von Gunten, sia le raccolte di racconti La passeggiata, Vita di poeta e Seeland, costituiscono opere di tutto rilievo. Le composizioni migliori sono quelle chiamate da Walser "microgrammi" in cui l'autore radicalizza il proprio stile nel senso di una sempre più minuta e ossessiva frammentazione del tessuto narrativo. |