Letteratura tra Biedermeier e Restaurazione
- Letteratura tra Biedermeier e Restaurazione
- Dal 1815 al 1848: la stagione del Biedermeier
- La sorridente armonia quotidiana di Mörike
- Precoci fermenti di realismo: la narrativa di Immermann
- Il conservatorismo sociale di Gotthelf
- La poetica della fedeltà alle piccole cose: Stifter
- Grillparzer, drammaturgo del “sottosuolo” e del regresso
- La "commedia umana" di Nestroy
- Il teatro di Grabbe tra antiromanticismo e dramma storico
- La drammaturgia critica di un rivoluzionario: Büchner
- Droste-Hülshoff, poetessa dello spirito e della natura
- Lenau, poeta del dolore del mondo
- Approfondimenti
- Riepilogando
Letteratura tra Biedermeier e Restaurazione
Redazione De Agostini
Durante il Congresso di Vienna (1815) venne ratificata la Carta costituzionale della Confederazione tedesca, composta di ben trentanove stati (tra impero, regni, principati, granducati, città libere) e presieduta dall'imperatore austriaco. Quest'assetto politico favorì il consolidamento della borghesia in un generale clima di stagnazione. La letteratura fiorita in questa stagione, che nel complesso si protrasse sino ai moti rivoluzionari del 1848, è generalmente percorsa dalla mentalità e dalla letteratura del Biedermeier, espressi in una poetica malinconica e dimessa, in un'inclinazione al ripiegamento sui valori individuali e alla rinuncia al rinnovamento.