La prosa fin de siècle
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Wedekind: teatro tra naturalismo ed espressionismo
Frank Wedekind (Hannover 1864 - Monaco di Baviera 1918) crebbe con la famiglia a Lenzburg, in Svizzera. Per volontà del padre si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza, ma dopo la morte di lui abbandonò gli studi e lavorò per un periodo come agente pubblicitario e come attore. Dal 1890 visse prevalentemente a Monaco di Baviera, dove incominciò a scrivere per il teatro. Dal 1896 collaborò al giornale satirico “Simplizissimus”, sul quale pubblicò una poesia violentemente antimperiale che gli procurò un processo per lesa maestà e otto mesi di prigione. Nel Risveglio di primavera (Frühlingserwachen, 1891, rappresentato nel 1906), uno dei suoi drammi più noti, affrontò in chiave tragica il problema dell'educazione sessuale repressiva degli adolescenti. Enorme scandalo suscitò poi il suo dittico teatrale incentrato sulla figura di Lulu, fatale personaggio di donna che agisce per esclusivo impulso sessuale: Lo spirito della terra (Erdgeist, 1895) e Il vaso di Pandora (Die Büchse der Pandora, 1902). Altri suoi importanti lavori teatrali furono l'atto unico Il cantante da camera (Der Kammersänger, 1899) e i drammi Il marchese di Keith (Der Marquis von Keith, 1901), Re Niccolò ovvero Così è la vita (König Nicolo oder So ist das Leben, 1902), la trilogia Il castello di Wetterstein (Schloss Wetterstein, 1910) e il “dramma storico” Bismarck (1915). Molti di essi furono vietati in Germania sino alla fine della prima guerra mondiale. Scrisse anche alcuni racconti, tra cui Mine Haha (1903). I protagonisti dei drammi, che si situano a metà strada tra naturalismo ed espressionismo, sono per lo più avventurieri, sottoproletari e prostitute, in aperto conflitto con la società. La lingua di Wedekind accosta espressioni plebee e dialettali a passi ora di gelida lucidità e di sobrietà quasi classica, ora di pathos turgido spinto fino al grottesco. Notevole fu la sua influenza sul primo Brecht e sugli espressionisti. Dai drammi che hanno per protagonista il personaggio di Lulu fu tratto il libretto della Lulu di A. Berg (1937).