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Cancrena
Sintomi
La cancrena gassosa comporta dolore improvviso e tumefazione a livello di una ferita, con emissione di un liquido color marrone e dall'odore dolciastro. Rapida compromissione delle condizioni generali con vomito, diarrea, febbre, collasso cardiocircolatorio, alterazione renale, coma e morte. La cancrena secca comporta comparsa di dolore in una zona del corpo colpita da ischemia, nella quale viene a mancare l'irrorazione sanguigna; in seguito questa zona diventa fredda, nerastra, secca e poi si atrofizza. Sono colpiti soprattutto gli arti inferiori e la necrosi ha un decorso centripeto, cioè dall'estremità verso il tronco: sono interessate prima le falangi delle dita, poi il piede e quindi la gamba. La cancrena umida comporta dolore in un tessuto che appare edematoso, molle, caldo e arrossato; in seguito la cute diventa violacea e fredda e si forma una crosta dalla quale viene emanato un odore sgradevole.
Cause
Esistono diverse forme di cancrena, tutte accomunate dalla necrosi più o meno estesa di tessuti o di organi. Dal punto di vista anatomo-patologico, se ne descrivono tre tipi principali: la cancrena gassosa, quella secca) e quella umida. Ciascuna riconosce cause diverse. Infezione di una ferita ampia e profonda da trauma, in particolare di quelle che si verificano in guerra, da parte di microrganismi del genere Clostridium.
È presente un ostacolo a livello delle arterie mentre sono conservate la circolazione venosa e quella linfatica. Questa cancrena è quella che si verifica nel diabete in fase avanzata, nella tromboangioite obliterante, nell'aterosclerosi dei grossi vasi, nella malattia di Raynaud.
All'origine di questo tipo di cancrena c'è un'ostruzione dei circoli arterioso, venoso e linfatico, sulla quale si sovrappone un'infezione batterica.
Terapia consigliata
In tutti i casi si impone un'accurata toeletta chirurgica delle lesioni, che può arrivare fino all'amputazione più o meno ampia delle parti necrotiche nei casi più gravi. Una adeguata terapia antibiotica è indispensabile per contrastare le infezioni in atto o per prevenirle. Vanno combattuti i fattori favorenti ed è indispensabile la correzione degli eventuali squilibri metabolici e il ripristino di un buon controllo delle eventuali malattie di base. Ottimi risultati sono ottenibili con l'ossigenoterapia iperbarica, soprattutto nelle forme a maggior componente ischemica tessutale.
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