Definizione

sf. [sec. XIV; dal latino pubertas-ātis da puber-ĕris, pubere]. Periodo dell'accrescimento dei Mammiferi caratterizzato dallo sviluppo dei caratteri sessuali primari e secondari, in cui, in seguito alla maturazione delle cellule sessuali nelle gonadi, inizia la funzione sessuale.

Fisiologia

Nell'uomo esistono notevoli variazioni individuali nei riguardi dell'epoca di insorgenza della pubertà, in rapporto con fattori climatici, ereditari, psichici e alimentari. Dati raccolti su popolazioni localizzate a diverse latitudini suggeriscono che la maturazione sessuale sia favorita, generalmente, dalle temperature calde tropicali; all'interno di una stessa fascia climatica, tuttavia, sono state osservate variazioni significative nella prima manifestazione della pubertà imputabili soprattutto a una diversa dieta alimentare ma anche, probabilmente, a variazioni etniche. Pertanto è estremamente arduo stabilire per i due sessi l'età fisiologica della pubertà. In genere, nella donna la prima mestruazione, che del resto non sempre si può considerare come segno di avvenuta pubertà, avviene tra i 9 e i 16 anni; nel ragazzo di solito la pubertà inizia 2-3 anni più tardi, ma è sempre difficile stabilire il momento in cui inizia la maturazione degli spermatozoi. La pubertà è caratterizzata fondamentalmente dalla comparsa dei caratteri sessuali propri di ciascun sesso; contemporaneamente a queste modificazioni sessuali si instaurano importanti modificazioni somatiche e psichiche. Nella ragazza si manifesta l'arrotondamento dei contorni corporei, cui concorrono sia l'ampliamento dello scheletro del bacino sia l'accumulo di adipe preferibilmente in determinate regioni (mammelle, fianchi, cosce, natiche); l'utero aumenta di volume e assume le proporzioni dell'età adulta; le ovaie aumentano pure di volume e subiscono profonde modificazioni morfologiche in rapporto con le fasi evolutive dei follicoli oofori. Nel ragazzo si ha un aumento di volume degli organi sessuali secondari e delle gonadi; compaiono barba e baffi e aumentano i peli sul torace, sul dorso e sugli arti. Oltre a queste modificazioni sessuali si verificano anche modificazioni somatiche, come l'acceleramento della crescita corporea che, iniziata qualche anno prima della pubertà, procede ancora per qualche tempo verificandosi in particolare un irrobustimento delle ossa e della muscolatura. Avvengono, inoltre, modificazioni del timbro vocale che nella femmina passano in genere inavvertite, mentre nel maschio sono ben evidenti e in rapporto con le modificazioni anatomiche della laringe.

Patologia

La pubertà precoce maschile può essere causata da iperfunzione o da processi neoplastici delle cellule di Leydig, nel qual caso è caratterizzata da un precoce sviluppo, intenso ma armonico, dei caratteri sessuali; questa si distingue dalla pubertà precoce di origine surrenalica perché si ha ipertrofia dei genitali esterni e atrofia dei testicoli con assenza frequente della spermatogenesi, e dalla pubertà precoce ipofisaria, che dà ipertrofia dei testicoli con spermatogenesi attiva. La cura consiste nel frenare la malattia con estrogeni e progestativi, ricorrendo all'orchiectomia nel caso di tumore. La pubertà precoce femminile falsa (pseudopubertà precoce) si manifesta quando esiste un tumore nelle cellule granulose dell'ovaio: in tal caso si ha emorragia anovulatoria.

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