Torino (provincia)
Indiceprovincia del Piemonte, 6830 km², 2.277.686 ab. (stima 2007), 328 ab./km², capoluogo: Torino. Comuni: 315. Sigla: TO.
Generalità
Compresa fra la Francia, la Valle d'Aosta e le province di Biella, Vercelli, Alessandria, Asti e Cuneo, la provincia di Torino, punto di partenza dell'unità nazionale, riveste un ruolo di centralità rispetto a tutta la regione. È la seconda provincia industriale d'Italia dopo quella di Milano.
Territorio
Cinta da due lati dalle Alpi Cozie e Graie, la provincia è in gran parte montuosa, con ai suoi confini numerose vette che superano i 3500 m (Rocciamelone, Uia Bessanese, Uia di Ciamarella, Levanna Occidentale, Centrale e Orientale) e anche i 4000 m (Gran Paradiso). Nella catena alpina penetra profondamente l'ampia valle di Susa, storica via di transito verso la Francia, che conduce ai valichi stradali del Moncenisio e del Monginevro, e ai trafori autostradale e ferroviario del Fréjus. Un discreto sviluppo ha anche la valle del Chisone, che ha un andamento parallelo alla catena alpina, mentre le valli trasversali (val Pellice, valli di Lanzo e di Locana) sono abbastanza brevi, data la vicinanza dello spartiacque alla pianura. Questa si apre ad arco fra le pendici alpine, che scendono direttamente al piano senza l'interposizione delle Prealpi, e le colline del Po, che si innalzano oltre il fiume fino ai 715 m del colle della Maddalena, che domina Torino. Allo sbocco delle valli di Susa e di Aosta si trovano i vasti anfiteatri morenici di Rivoli e di Ivrea, residuo delle glaciazioni quaternarie. La provincia è drenata dal Po e dai suoi affluenti di sinistra (a parte i piccoli torrenti che scendono da destra dalle colline del Po e del Monferrato), fra cui i principali sono: il Pellice, con il suo affluente Chisone, la Dora Riparia, la Stura di Lanzo, l'Orco, e la Dora Baltea (che proviene dalla Valle d'Aosta). Alla provincia appartiene una parte del più antico parco nazionale d'Italia (1922), quello del Gran Paradiso. Sono stati istituiti, inoltre, numerosi parchi regionali e aree protette, quali i parchi dell'Orsiera-Rocciavrè e della Val Troncea, che tutelano ambienti di alta montagna; i parchi dei Laghi di Avigliana e del Lago di Candia, a salvaguardia di zone umide; i parchi della Mandria e di Stupinigi, antiche riserve di caccia della corte sabauda, e quello della Collina di Superga, tutti con notevoli monumenti architettonici. Il clima presenta caratteri semicontinentali, con estati calde e inverni freddi in pianura; sui rilievi le estati sono più fresche e ventilate. Le precipitazioni sono distribuite in misura piuttosto uniforme nel corso dell'anno, con un massimo nella tarda primavera (maggio). La provincia di Torino ha fatto registrare nell'ultimo decennio del sec. XX uno dei più alti decrementi di popolazione su scala nazionale, a causa del basso tasso di natalità del capoluogo e dell'invecchiamento della popolazione nelle località alpine, non sufficientemente compensati dall'immigrazione, e anche della crisi dell'industria, che ha determinato il trasferimento nel Nordest o il ritorno nel Mezzogiorno di numerose famiglie. Soltanto agli inizi del sec. XXI il calo demografico si è fermato, grazie all'aumentato afflusso di stranieri e alla regolarizzazione di molti già presenti. La provincia di Torino ospita più di metà della popolazione regionale, grazie alla presenza nell'area metropolitana del capoluogo (la quale concentra, a sua volta, due terzi degli abitanti della provincia) di centri molto popolosi, come Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Rivoli e Settimo Torinese. Un notevole livello di autonomia funzionale hanno Pinerolo e Ivrea. Quella di Torino è la provincia italiana con il maggior numero di comuni: sono infatti presenti, sia in pianura sia in montagna, molti piccoli centri amministrativamente autonomi, qualcuno anche con una popolazione inferiore a cento abitanti. Le comunicazioni stradali e ferroviarie fanno capo a Torino, importante nodo da cui si diramano le autostrade Torino-Trieste (A4), Torino-Aosta (A5), Torino-Savona (A6), Torino-Piacenza-Brescia (A21), e Torino-Bardonecchia (A32), che conduce in Francia attraverso il traforo del Fréjus, tutte raccordate dalla tangenziale Nord-Sud, percorsa da un traffico intensissimo. Le linee ferroviarie principali sono quelle per Milano, per Genova e per la Francia attraverso il Fréjus. Notevole rilevanza, soprattutto per il traffico internazionale, ha l'aeroporto di Torino-Caselle.
Economia
L'agricoltura vede la prevalenza della cerealicoltura (grano, mais) e dell'allevamento bovino in pianura, con alcune produzioni orticole di nicchia dislocate in vari comuni (menta a Pancalieri, asparagi a Santena e Poirino, peperoni a Carmagnola). La viticoltura è meno diffusa che nelle province meridionali piemontesi, data la minore estensione delle colline, ma fornisce vini di pregio (come il carema e l'erbaluce di Caluso). L'agricoltura montana è ormai quasi del tutto abbandonata. Da oltre un secolo l'economia della provincia è strettamente legata all'industria, e in particolare a quella meccanica, che ha il suo punto di forza nella produzione automobilistica del gruppo FIAT e in tutto l'indotto a essa collegato. Anche se questo settore è in via di ridimensionamento, conserva un ruolo preminente nell'economia provinciale, con diversi stabilimenti dislocati nell'area metropolitana torinese. Ivrea è un importante centro dell'industria elettronica (Olivetti); la connessione fra l'industria meccanica e quella elettronica ha favorito lo sviluppo di produzioni innovative, come quella delle macchine utensili a controllo numerico e della robotica. Nella pianura torinese e nella bassa valle di Susa si trovano stabilimenti industriali che coprono praticamente tutta la gamma produttiva. Di antica tradizione è l'industria dolciaria (cioccolato, caramelle, liquori, vermut); altri settori importanti sono quello dell'abbigliamento, conciario, cartario e grafico-editoriale. Il settore dei servizi comprende anche attività di terziario avanzato, come i servizi alle imprese (che subiscono però la concorrenza di Milano) e la ricerca scientifica e tecnologica, che raggiunge punte di eccellenza nella meccanica, nell'aeronautica, nell'elettronica e nelle telecomunicazioni. Hanno sede a Torino istituti bancari e compagnie di assicurazione di importanza nazionale. Il movimento turistico, in continuo sviluppo grazie anche a un'attiva politica di promozione, vede come mete principali le località sciistiche montane (Ala di Stura, Bardonecchia, Ceresole Reale, Cesana Torinese, Claviere, Pragelato, Sestriere, Villar Pellice) e Torino con la sua corona di residenze sabaude.