comune della città metropolitana di Torino (37 km), 376 m s.m., 50,28 km², 35.546 ab. (pinerolesi), patrono: san Donato (7 agosto).

Generalità

Città situata allo sbocco in pianura della valle del Chisone, sulla strada del Sestrière. Il nucleo urbano più antico, dominato dai resti della Cittadella, si estende sulle pendici della collina di San Maurizio, mentre a S e a E, in pianura, alla sinistra del torrente Lemina, si sono sviluppati i moderni quartieri residenziali e industriali. È sede vescovile.

Storia

Chiamata così forse per i numerosi pini della zona e ricordata per la prima volta nel 996 in un diploma dell'imperatore Ottone III, appartenne ai vescovi di Torino fino al 1024; passò poi ai Manfredi di Susa. Nel 1078 fu ceduta al monastero benedettino di Santa Maria per volere della contessa Adelaide, che di quel convento era stata fondatrice. In seguito i vescovi tentarono di riaverla, ma i pinerolesi insorsero in difesa degli abati, guadagnando così le libertà comunali. Occupata da Tommaso I di Savoia nel 1220, conobbe un lungo periodo di lotte e ribellioni; fece poi parte dei domini dei signori di Acaia dal 1243 fino al 1418, quando Amedeo VIII di Savoia riunì in un unico dominio i possedimenti sabaudi. Dal 1475 vi fiorì l'arte tipografica, introdottavi dal francese Jacottino De Rubeis. Importante centro commerciale e strategico, fu tre volte occupata dai francesi, rimanendo sotto il loro potere dal 1536 al 1574, poi dalla Pace di Cherasco (1631) al 1706 e infine dal 1798 al 1814.

Arte

Il duomo di San Donato, citato fin dal 1044, deve il suo aspetto gotico alla ristrutturazione quattrocentesca; presenta la facciata coronata da una decorazione in cotto con pinnacoli, il portale centrale sormontato dalla tipica ghimberga piemontese e il campanile, incompiuto, del 1425. La chiesa medievale di San Maurizio (ricostruita nel 1470) conserva affreschi del sec. XV; il campanile romanico è aperto da bifore e trifore. Sono interessanti alcune antiche abitazioni, tra cui la quattrocentesca Casa del Senato, a tre piani in cotto. Il settecentesco palazzo Vittone ospita la Collezione Civica d'Arte. Nel Museo Nazionale dell'Arma di Cavalleria (1849) sono conservate bardature, uniformi, cimeli e armi dei corpi di cavalleria dal sec. XVI all'Unità d'Italia.

Economia

L'industria è attiva nei comparti alimentare, meccanico, elettronico, tipografico, della gomma e del legno. Sviluppate sono anche le attività commerciali (favorite dalla convergenza delle vie di comunicazione fra l'alta pianura piemontese e le valli del Chisone e del Pellice) e l'agricoltura (uva, cereali, ortaggi e frutta), come pure l'allevamento bovino e avicolo. Le attività laniere e cartarie, che sin dal Trecento prosperarono nel territorio, sono tuttora vitali.

Curiosità

È sito olimpico per le Olimpiadi Invernali di Torino 2006. Vi nacquero gli uomini politici Luigi Facta (1861-1930) e Ferruccio Parri (1890-1981). Nei dintorni si trova il Parco Ornitologico Martinat, con la voliera più grande del mondo. Nel mese di ottobre si rievoca la “maschera di ferro”, il misterioso personaggio in bilico tra storia e leggenda (la vicenda fu romanzata da Alexandre Dumas padre nel Visconte di Bragelonne) che avrebbe trascorso proprio a Pinerolo un lungo periodo della sua infelice detenzione.

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