Introduzione
Il Seicento è l'epoca nella quale in Europa
si afferma il barocco. Se con
"barocco" si
designa, come avviene correntemente, un periodo che abbraccia
un secolo e
mezzo (circa 1600-1750) ricco di manifestazioni musicali
disparatissime,
risulta difficile definirne una rappresentazione stilistica
unitaria.
D'altra parte, una larga corrente della musicologia reputa
che il termine
barocco possieda una suggestione irrinunciabile come
indicazione di stile per un periodo in cui il rinnovamento del
linguaggio
musicale presenta un innegabile parallelismo con
quello del linguaggio
figurativo. In ogni caso, quest'epoca della storia
della musica è contrassegnata
centralmente dall'avvento del
basso continuo, certo uno dei dati più
appariscenti della
trasformazione del linguaggio rinascimentale che si compie
intorno al 1600.
Con l'assunzione da parte della musica strumentale
delle forme
di danza, anche il fluido e scorrevole ritmo rinascimentale
si
trasforma, razionalizzandosi. Gli strumenti stessi diminuiscono vistosamente
di numero e si perfezionano in funzione della ricerca di un nuovo ideale
sonoro. Parallelamente alla musica strumentale, che trova a Venezia
uno
dei centri di maggiore sviluppo, si affermano in campo
vocale i generi
dell'oratorio, della
cantata e del melodramma: in
quest'ultimo, lo sfarzo
scenico, il gusto per l'ornamentazione e il
virtuosismo rimandano
ad altrettanti atteggiamenti emblematici del gusto
barocco.