La fine della letteratura pagana: i prosatori e gli ultimi poeti

Introduzione

Nel quadro decadente dell’epoca campeggia solitaria, nel IV secolo, la figura di Ammiano Marcellino, l’ultimo grande storico di Roma, al quale si affiancano, fino alla tarda latinità, uno stuolo di prosatori che si occupano di storiografia, studi di grammatica, filologia, giurisprudenza... Molti sono declamatori e conferenzieri (conferiscono dignità di genere letterario al panegirico, in precedenza semplice esercitazione retorica), dotati di buona cultura, anche di profonda erudizione, ma di scarsa originalità, così come nel complesso risultano i poeti, che, tra gli eccessi del loro virtuosismo stilistico e metrico, manifestano un respiro poetico piuttosto arido.