Tertulliano e l'apologetica cristiana
Introduzione
Il cristianesimo, propagatosi all'ombra del giudaismo, si rivela un movimento autonomo solo all'epoca di Nerone. Da quel momento l'impatto, che i seguaci della nuova religione hanno con il mondo latino, è spesso violento e comporta per loro isolamento e persecuzione, in quanto adepti di un culto illecito. Il nuovo movimento religioso, che dimostra grande forza di penetrazione nelle classi umili, si organizza in unità associative, dapprima in Oriente e poi nel mondo occidentale, dalle quali esce un'aristocrazia intellettuale che, oltre a guidare i fedeli, dà vita a una produzione letteraria apologetica, tesa a difendere i cristiani dalle false accuse di ateismo, dalle persecuzioni e a ottenere per la dottrina diritto di vita e di libera professione. Questo nuovo tipo di letteratura, iniziata già nel II secolo, culmina nel III e l'entusiasmo che anima la polemica degli apologisti, quasi tutti oriundi africani, comporta la presenza nelle loro opere di aspetti originali e artistici; gli scritti assumono spesso un carattere missionario, teso a far opera di propaganda e a convertire quella parte dell'alta società romana, colta e stoica, aperta alla problematica sociale e filosofica. Su tutti primeggia la forte personalità di Tertulliano.