François Rabelais
Utopia e mondo nuovo
Alla scoperta dell'individuo si affianca la scoperta di un nuovo mondo. Si tratta di uno dei grandi temi del Rinascimento, che riflette il repentino allargarsi delle frontiere geografiche. La consapevolezza dell'esistenza di un mondo diverso si intreccia con la riflessione maliziosa che il mondo nuovo non è poi così diverso dal nostro. Nel Quarto libro domina il tema del viaggio, scoperta reale e simbolica di nuovi orizzonti. Rabelais chiama Utopia il paese dei suoi giganti, un nome molto significativo tratto dall'opera di Tommaso Moro, apparsa nel 1516. Anche in Gargantua e Pantagruel si fonda una sorta di città ideale, l'abbazia di Thélème, il cui motto è "Fa ciò che vuoi" e la cui organizzazione esprime la fiducia tutta umanistica nel sapere e rivela l'ottimismo verso la natura umana, guidata dall'intelligenza e dalla ragione: l'uomo è buono per natura, la perversione dipende dall'ignoranza. L'uomo è un gigante e le capacità dello spirito sono illimitate, purché possa svilupparle in libertà.