Immanuel Kant
In sintesi
Redazione De Agostini
Il periodo precritico | Nel periodo precritico Kant mostra interesse per le scienze e la filosofia naturale e per l'esigenza di una rigorizzazione della filosofia. |
La "Critica della ragion pura" | Con la Critica della ragion pura indaga i limiti e le condizioni della conoscenza umana per stabilire la possibilità o meno di una metafisica come scienza. Intende rispondere alla domanda come siano possibili giudizi sintetici a priori, ovvero come è possibile la scienza, che opera con simili giudizi. |
Le condizioni di possibilità della scienza | Le condizioni di possibilità della scienza e della conoscenza risiedono negli elementi a priori che ordinano le impressioni: infatti l'oggetto dell'esperienza (chiamato fenomeno) risulta da una sintesi tra un dato della sensibilità e un elemento a priori. |
L'estetica trascendentale | L'estetica trascendentale studia le forme pure della sensibilità (spazio e tempo) che condizionano il modo delle cose di apparire a noi. |
La logica trascendentale | La logica trascendentale tratta dei concetti puri, o categorie dell'intelletto, e si divide in analitica trascendentale (dei concetti e dei principi) e in dialettica trascendentale. |
L'analitica dei principi | L'analitica dei principi applica ai fenomeni i concetti; ciò implica un terzo termine, omogeneo a entrambi, lo schema trascendentale, un prodotto dell'immaginazione, la quale configura nel tempo, secondo le varie categorie, il materiale fornito dalla sensibilità. |
La dialettica trascendentale | La dialettica trascendentale intende dimostrare che i giudizi sintetici a priori valgono solo per i fenomeni, mentre risulta illegittimo applicarli alle cose in sé, o noumeni, come fa la metafisica tradizionale. |
Le idee della ragione | Le tre idee dell'anima, del mondo e di Dio, fondamento del sapere metafisico, hanno solo una funzione regolativa e sono pensate dalla ragione. |
Il sapere metafisico | L'errore nasce quando la ragione attribuisce esistenza reale a queste sue idee, di cui non abbiamo alcuna esperienza, traendone una conoscenza, la metafisica tradizionale, che è illusoria. |
La "Critica della ragion pratica" | La Critica della ragion pratica (1788) si propone la ricerca delle condizioni della morale, constatando la presenza nell'uomo di una legge morale, che comanda come un imperativo categorico. |
La legge morale | La legge morale, ossia il dovere per il dovere, è universale e indica come fine il rispetto della persona umana. La legge morale presuppone, come propri postulati, la libertà, l'immortalità dell'anima e l'esistenza di Dio. |
La "Critica del giudizio" | L'attività del giudizio, argomento della Critica del giudizio (1790), deve scorgere il riflesso del regno dei fini nel mondo fenomenico attraverso il giudizio determinante (gnoseologico e morale) e il giudizio riflettente (estetico e finalistico). |