Introduzione
L' idealismo si sviluppa in Germania all'inizio dell'800. I suoi esponenti più importanti, Fichte, Schelling e Hegel, partendo dalla contestazione del presupposto kantiano dell'esteriorità dell'essere al pensiero, tendono a ricondurre ogni esistenza al pensiero. In Fichte prevale un'istanza etica: infatti per non compromettere la libertà dell'io, ne afferma l'infinità e creatività; il suo pensiero è definito idealismo etico , o soggettivo, e l'oggetto viene posto solo per essere superato e offrire un contenuto all'azione morale. A esso si oppone Schelling con il suo idealismo oggettivo , o estetico , che rivendica per la natura una posizione non subordinata rispetto allo spirito e afferma un'originaria identità fra i due termini, accessibile nella sua pienezza non alla discorsività logica, ma solo all'intuizione dell'artista.