Il periodo precritico
Nella prima fase della sua attività (1746-59), Kant mostra interesse per le scienze e la filosofia naturale nel tentativo di descrivere i fenomeni senza dover ricorrere a cause puramente ipotetiche. Nella Storia naturale universale (1755), sotto l'influsso di Newton, applica le forze di attrazione e repulsione per elaborare una teoria meccanicistica riguardante il formarsi dell'universo senza ricorrere ad argomenti teologici nella spiegazione dei fenomeni naturali.
Dagli scritti del secondo periodo precritico (1762-68) emerge l'esigenza di una rigorizzazione della filosofia e comincia a delinearsi la formazione della filosofia trascendentale. Nella Ricerca sull'evidenza dei principi della teologia naturale e della morale (1762) Kant si propone di cercare un metodo filosofico rigoroso per approdare a una certezza metafisica paragonabile a quella della fisica e della matematica. Egli critica la metafisica tradizionale contrapponendo una metafisica intesa come "scienza dei limiti della ragione umana".