scùdo (lessico)
Indice(ant. scuto), sm. [sec. XIII; latino scutum, scudo oblungo].
1) Arma difensiva individuale usata fin dalla preistoria: scudo di legno, di bronzo, rettangolare, rotondo. Anche l'analogo strumento difensivo, generalmente in plastica, tuttora in dotazione ai reparti di polizia in servizio di ordine pubblico. Per estensione, riparo, protezione: fare o farsi scudo di qualche cosa, usarla come schermo. In loc. fig.: un'alzata, una levata di scudi, una ribellione, un'energica opposizione collettiva; portare qualcuno sugli scudi, esaltarlo, tenerlo in grande considerazione.
2) Piastra di cui sono forniti alcuni pezzi d'artiglieria e che protegge la culatta e i serventi al pezzo.
3) In araldica, il fondo, o campo, su cui sono disposte le pezze o le figure dell'arme o stemma. Per estensione, insegna gentilizia o anche emblema di un partito, di un'associazione: lo scudo sabaudo; lo scudo crociato, simbolo della democrazia cristiana (che richiama lo scudo dei crociati avente per insegna una croce rossa su fondo bianco).
4) Per analogia, in varie accezioni tecniche, oggetto o struttura che ricordi la forma o la funzione protettiva dell'arma. In particolare: A) in zoologia, altro nome del carapace dei Crostacei, della parte dorsale della corazza dei Chelonii e della piastra sclerificata che ricopre dorsalmente il prosoma di molti Chelicerati; ciascuna delle due piastre latero-ventrali che, nei Crostacei Cirripedi Balanidi, contribuiscono a formare, insieme ai terghi, l'opercolo mobile della muraglia. B) Nelle tecniche di scavo: sistema a scudo, o ad anello tagliente, metodo per lo scavo integrale di gallerie; scudo meccanizzato, lo stesso che tunneler. C) In geologia, massa rocciosa rigida e stabile costituente il nucleo delle zolle continentali. Gli scudi sono considerati i resti degli orogeni più antichi della crosta terrestre e sono costituiti essenzialmente da rocce metamorfiche, intensamente deformate da fasi orogenetiche prepaleozoiche, da intrusioni granitiche e da rocce magmatiche. Gli scudi continentali costituiscono estese regioni pianeggianti con debole incurvatura a volta, da cui il nome. Masse analoghe, ricoperte da una successione di strati sedimentari, sono dette piattaforme. D) In astronautica, scudo termico, rivestimento, più o meno esteso, di un veicolo spaziale, realizzato in materiali che vaporizzando, sublimando o fondendo, permettono la dissipazione della elevata energia termica che si produce durante la fase di rientro del veicolo nell'atmosfera. Lo scudo termico ha la funzione di evitare danni agli occupanti e alle apparecchiature; di norma copre la parte del veicolo spaziale che, impattando negli strati superiori dell'atmosfera, è soggetta al più violento riscaldamento. Generalmente è costituito da materiali a base di quarzo e grafite, legati da una matrice in resine per lo più fenoliche o epossidicheoro bassa conducibilità termica, unitamente alla cospicua energia termica necessaria per la loro sublimazione, consente di contenere la temperatura superficiale dei veicoli spaziali in fase di rientro entro limiti non troppo elevati, non superandosi nel loro interno i 25º÷30 ºC (come nel caso delle Sojuz), anche se quelle esterne possono raggiungere (per esempio nel caso delle capsule Apollo) circa 2750 ºC. E) Nel linguaggio politico e pubblicistico, scudo spaziale, sistema difensivo strategico (basato sull'intercettazione in volo dei mezzi offensivi nemici) contro un attacco globale di aerei e missili.
5) Moneta d'oro o d'argento sulla quale era rappresentato lo stemma del signore o della città. Il primo scudo d'oro fu coniato in Francia da Luigi IX e poi ripreso da Filippo VI. In Italia la moneta si diffuse nel sec. XVI quando fu coniato da molte zecche lo scudo d'oro (detto scudo del sole per la presenza di un piccolo sole all'inizio della legenda) in sostituzione del ducato; più tardi fu coniato anche lo scudo d'argento: tra i più noti gli scudo della Croce a Venezia e gli scudi stretti o larghi a Genova. Si conoscono multipli degli scudi sia in oro fino a 10 o 20 scudi tra le monete dei Savoia o 25 scudi a Genova, sia in argento fino a pezzi da 10 scudi a Genova. Il nome scudo fu usato in epoca moderna nel linguaggio popolare per indicare la moneta da 5 lire.