Le due Rivoluzioni inglesi e la nascita del regime parlamentare

Introduzione

Dopo la morte di Elisabetta I nel 1603 le corone di Scozia e Inghilterra erano state riunite nelle mani di un solo sovrano Giacomo I Stuart. Per ottenere il favore dei sudditi il nuovo re nominò molti baronetti, creando una vera e propria inflazione di titoli nobiliari. Giacomo I era stato educato al calvinismo ed era un fautore dell'assolutismo, il suo programma era incentrato sull'accentuazione del diritto divino dei re e sul rafforzamento della Chiesa anglicana. Il Parlamento e in particolare la Camera dei Comuni si opposero al suo progetto, al suo interno si mostrarono particolarmente intransigenti i puritani che non accettavano la struttura episcopale della Chiesa anglicana. Un altro terreno di scontro con larghi strati della popolazione era la politica economica del sovrano che aveva creato privative per molte derrate alimentari, era contrario all'espansione coloniale inglese e alla nascita di industrie laniere nazionali. I contrasti si acuirono con il regno di Carlo I (1625-49) quando l'Inghilterra partecipò alla Guerra dei Trent'anni, nella fase danese, a fianco di Olanda, Francia e Danimarca contro la Spagna.