Nuovi equilibri nell'Europa del Seicento

Introduzione

Il XVII sec. vide l'ascesa di nuove potenze emergenti che si affermarono con prepotenza sul campo militare o commerciale. Il baricentro si spostò verso Nord-est: sulla scena europea si affacciarono per la prima volta da protagonisti i Paesi Bassi, la Svezia, la Prussia e il principato di Mosca. Altri Stati come la Danimarca e la Polonia, dopo una breve parentesi di successo in campo internazionale, vedevano ridimensionate le loro aspettative. Alcune potenze tradizionali avevano già raggiunto il periodo del loro massimo splendore e stavano per affrontare un perido di crisi. L'Impero frustrato dalla Guerra dei Trent'anni nelle sue ambizioni stava cercando di ricreare una coesione interna attorno ai territori austriaci e ungheresi. La Spagna aveva raggiunto l'egemonia nella penisola italiana a spese della Francia che meditava ora la rivincita, ma entrambe le economie erano sull'orlo della bancarotta. L'Inghilterra stava vivendo un periodo di parziale isolamento a causa delle vicissitudini interne che avevano portato alla cacciata della dinastia Stuart e alla regolamentazione della monarchia.