L'assolutismo illuminato

Introduzione

L'Illuminismo trovò sostenitori ed estimatori fra sovrani e ministri: Federico II di Prussia fu il primo a dichiararsi discepolo dei “lumi” e a circondarsi di una “corte filosofica”, Voltaire fu un grande ammiratore di Carlo XII di Svezia, abile stratega militare. Le riforme promosse dall'assolutismo illuminato si svilupparono e furono più incisive in Prussia e negli Stati asburgici, vale a dire ove economia, società e cultura erano più arretrate che in Olanda, Francia e Inghilterra. Grazie al dispotismo illuminato alcune monarchie assolute poterono così recuperare un significativo ritardo rispetto ad altri Stati più moderni. In alcuni Stati le riforme si infransero contro le strutture e i privilegi esistenti: in Russia le riforme di Caterina II rimasero per lo più allo stadio progettuale mentre si aggravò la condizione della servitù della gleba. In Francia, Spagna e Portogallo gli influssi illuministici condizionarono la politica religiosa dei regnanti che promulgarono editti per l'espulsione e la confisca dei beni dei gesuiti, mal visti per l'influenza politica del loro ordine.