La distribuzione geografica dell'attività vulcanica
La distribuzione geografica dei vulcani non è casuale (fig. 14.2): la maggior parte di essi si trova lungo zone strette e allungate, che corrispondono ai margini delle placche, al limite di alcuni continenti o nel mezzo degli oceani. I vulcani sono localizzati, per l'80%, in corrispondenza a zone di compressione, dove le placche tendono a convergere; per il 15% in zone di tensione, dove le placche divergono e per il restante 5% sono dispersi all'interno delle placche continentali e oceaniche, in corrispondenza dei cosiddetti punti caldi .
Si conoscono circa 700 vulcani attivi subaerei, di cui circa il 60% è concentrato attorno alle coste dell'oceano Pacifico a formare la cosiddetta cintura di fuoco circumpacifica. Sono tutti caratterizzati da attività di tipo esplosivo (come i 108 vulcani attivi dell'Indonesia, i 2 del Caucaso, gli 8 delle Piccole Antille).
Un'altra fascia lungo la quale si trovano numerosi vulcani attivi corrisponde alle dorsali oceaniche: esse costituiscono il sistema di vulcani più esteso sulla Terra, in continua attività e a prevalente comportamento effusivo; solo in alcuni tratti le dorsali oceaniche emergono, formando isole come l'Islanda e le isole Azzorre, nell'oceano Atlantico.
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Figura 14.2 Distribuzione dei vulcani nel mondo.