I materiali emessi da un vulcano
Durante un'eruzione, un vulcano può emettere materiali liquidi, solidi e aeriformi.
I materiali liquidi sono costituiti dal magma, termine con il quale ci si riferisce più propriamente al materiale fuso presente all'interno della crosta, mentre, quando tale materiale fuoriesce in superficie e perde i gas che conteneva, si parla di lava. I magmi sono miscele di diversi ossidi, tra i quali predomina la silice, SiO
I materiali solidi, chiamati anche materiali piroclastici (dal greco pyr, fuoco e klastos, spezzato), in base alla loro dimensione vengono distinti in ceneri (diametro inferiore a 2 mm), lapilli (diametro compreso tra 2 e 6 mm) e bombe vulcaniche (diametro superiore a 6 mm). Questi materiali, strappati dalle pareti del condotto vulcanico, vengono lanciati in aria durante le eruzioni e ricadono a diverse distanze dal cratere: le polveri possono essere trasportate dai venti anche a diversi chilometri di distanza, mentre i lapilli e le bombe vulcaniche ricadono più vicini al vulcano; i materiali piroclastici ricaduti al suolo possono cementarsi e formare le rocce piroclastiche .
I materiali piroclastici più fini possono formare delle miscele con i gas e con l'acqua e originare, rispettivamente, nubi ardenti e lahar.
Le nubi ardenti sono enormi nubi di materiale incandescente, formate da miscele di gas, ceneri e polveri calde, che si spostano a grande velocità (anche 100 km/h) lungo i fianchi dei vulcani, con temperature di circa 800 °C e manifestano un elevato potere distruttivo. I materiali piroclastici contenuti nelle nubi ardenti possono depositarsi e formare rocce dette ignimbriti.
I lahar sono, invece, colate di fango, che si formano in seguito a eruzioni con abbondante materiale piroclastico, quando questo si mischia all'acqua (perché sul suo percorso incontra un ghiacciaio, oppure perché l'eruzione avviene mentre piove).
I materiali aeriformi includono diverse sostanze contenute nel magma, che, per diminuzione della pressione, si liberano al momento dell'eruzione: tra esse citiamo il vapore acqueo (il più abbondante), il diossido di carbonio (o anidride carbonica), il monossido di carbonio, l'idrogeno, il diossido di zolfo (o anidride solforosa), il triossido di zolfo (o anidride solforica), il cloro, l'azoto e vari gas rari. Gli scienziati sono concordi nel riconoscere che le emissioni gassose dei vulcani hanno avuto un ruolo fondamentale nella formazione e nell'evoluzione dell'atmosfera terrestre; del resto, anche oggi esse sono causa di variazioni climatiche sul nostro pianeta.