Approfondimenti
- Didattica della libertà e del gioco
- Compiti scolastici e creatività
- Il controllo dell'errore
- Lo sviluppo intellettuale secondo Bruner
- Suggerimenti bibliografici
Didattica della libertà e del gioco
Ritengo che lo scopo della vita sia la felicità, ed essere felici significa provare interesse per qualcosa.
I genitori si rendono conto con molta lentezza della poca importanza di ciò che si impara a scuola. I bambini, come gli adulti, imparano quello che vogliono imparare. Tutti i riconoscimenti, i bei voti, gli esami, soffocano il libero manifestarsi della personalità. Solo i pedanti sostengono che l'educazione si fa sui libri.
I libri, a scuola, sono la cosa meno importante. Un bambino deve solo saper leggere, scrivere e far di conto; il resto deve essere tutto teatro, giocattoli, creta, pittura, sport, libertà. La maggior parte del lavoro che gli adolescenti fanno a scuola è puro spreco di tempo, di energie, di pazienza. Toglie al giovane il diritto di giocare, giocare, giocare, giocare, ancora giocare; mette teste vecchie su spalle giovani.
A.S. Neill, Summerhill, Forum editoriale, Milano 1971