La Fontaine, Perrault, Boileau
In sintesi
Redazione De Agostini
Jean de La Fontaine | Jean de La Fontaine (1621-1695), dopo gli studi di diritto, scrive il poema Adonis (1658) per Fouquet, che gli concede una pensione. Nel 1674 scrive Racconti e novelle in versi, narrazioni licenziose che gli procurano la condanna reale. Nel 1668 escono i primi sei libri di Favole scelte messe in versi. Accolto nel salotto di Madame de la Sablière, scrive tra l'altro una Epistola a Huet (1687), con cui interviene nella Querelle des anciens et des modernes. Nel 1694 completa la sua raccolta di Favole. Pur ispirandosi ai modelli classici, La Fontaine supera nelle sue favole l'intento didattico, rappresentando la complessità sociale e i caratteri umani. La purezza dei versi e la semplicità della lingua fanno delle sue favole il modello assoluto del classicismo. |
Charles Perrault | Charles Perrault (1628-1703) si dedica a una carriera amministrativa. Partecipa alla Querelle des anciens et des modernes schierandosi dalla parte dei moderni. Nel 1697 pubblica Storie e racconti del tempo passato. Racconti di mamma Oca, una delle più celebri raccolte di favole popolari di tutti i tempi. |
Boileau | Nicolas Boileau, detto Boileau-Despréaux (1636-1711), pubblica tra il 1666 e il 1705 dodici Satire, quadri realistici e pungenti della società del tempo. Nelle Epistole (1674-95) alla satira si sostituisce la riflessione morale. Nel 1674, lo stesso anno del poema Il leggio, esce L'arte poetica, in cui difende l'arte classica e la necessità dell'imitazione degli antichi. |