Marcel Proust
In sintesi
Redazione De Agostini
La vita e l'opera | Marcel Proust (1871-1922), nato a Parigi, circondato da affetto e agi, colpito da asma dall'infanzia, stabilisce un intenso rapporto con la madre e la nonna. Conduce vita mondana, collabora ad alcune riviste, pubblica I piaceri e i giorni (1896), lavora a un romanzo incompiuto, Jean Santeuil (1952 postumo). Dopo la morte della madre (1905) e l'interruzione del saggio Contre Sainte-Beuve (1954 postumo), scrive Alla ricerca del tempo perduto, che è costituito dai volumi La strada di Swann (1913), All'ombra delle fanciulle in fiore (1919), I Guermantes (1920), Sodoma e Gomorra (1921), La prigioniera (1923 postumo), La fuggitiva (1925 postumo), Il tempo ritrovato (1927 postumo). |
La creazione artistica | Il romanzo è la storia di una vocazione, quindi della propria genesi. L'arte costituisce la sintesi tra la vocazione letteraria vanamente inseguita e la dispersione nella vita apparente. |
Il ricordo | Non l'esperienza vissuta è materia dell'arte, ma la vita rivissuta, "riafferrata" dalla memoria. La ricerca del tempo perduto non è evocazione del passato, ma scoperta progressiva, conquista, "ricerca" della vita e della realtà autentiche, quelle che si costruiscono nel ricordo e nella coscienza e nelle quali, riuniti passato e presente, si può uscire dall'angoscia del tempo distruttore. |
La struttura | L'andamento ondeggiante del libro, l'abbondanza dei temi e delle situazioni, la mancanza di un intreccio romanzesco non celano il rigore compositivo, la solida costruzione, che utilizza corrispondenze e simmetrie, parallelismi e contrasti. |
Lo stile | I periodi sono intricati edifici sintattici, in cui si moltiplicano proposizioni secondarie, incisi, parentesi, esprimendo la casualità caotica della realtà e la mente che la ordina. Dalla mostruosa cattedrale sintattica emana una grande pace, un senso di eternità. |
La fortuna | La critica più recente ha sottolineato la modernità della Recherche, opera comunque isolata, e ne ha studiato le innovazioni del discorso narrativo, la complessità della struttura, le intuizioni della memoria involontaria, le riflessioni sulla polisemia del testo e sulla molteplicità dei percorsi di lettura. |