L'illuminismo

In sintesi

La ragione illuministicaLa ragione illuministica è rivolta allo studio della realtà terrena e quotidiana, con un'attenzione particolare alle dimensioni della felicità e dell'utilità.
La polemica contro la religioneL'illuminismo presenta una tendenza polemica contro le religioni tradizionali e la Chiesa, considerate strumento di dominio politico, di superstizione e intolleranza. Viene affermata vigorosamente l'autonomia della coscienza morale, criterio e garanzia dell'efficacia e validità della religione stessa. La divinità è concepita come un ente supremo, in un senso deistico più che teistico.
L'"Enciclopedia"Prevale l'attenzione verso i risultati delle scienze e il loro legame con le tecniche, come testimonia l'Enciclopedia.
L'estetica illuministicaNella considerazione dell'opera d'arte si assiste all'emergere del problema del gusto e alla fondazione dell'estetica come scienza autonoma con Baumgarten.
Il progressoLa nozione di progresso è centrale perché viene assunta come criterio di giudizio e di valutazione dei fatti e delle epoche.
La concezione della storiaCon l'illuminismo si diffonde anche una concezione cosmopolita e laica della storia.
VoltaireVoltaire si scaglia contro il fanatismo e l'intolleranza religiosa in Francia, identificata con il cristianesimo.
La polemica contro la filosofia ottimisticaNel Candido o l'ottimismo critica la filosofia ottimistica di Leibniz, che vuole giustificare tutto e impedisce così di capire qualsiasi cosa.
La storiografiaLavora anche al progetto di una storiografia illuminata dallo spirito critico della filosofia.
MontesquieuCharles-Louis Montesquieu nello Spirito delle leggi individua la "natura" e lo "spirito" di tre diversi assetti politici: il dispotismo si basa sulla paura, la monarchia sull'onore, la repubblica sulla virtù.
La teoria della separazione dei poteriElabora la teoria della separazione dei poteri in legislativo, esecutivo, giudiziario che permette un maggior controllo sul potere statale.
RousseauRousseau parla dello stato di natura, in cui l'uomo è libero e vive in assoluta solitudine, dipendendo solo da se stesso, e dal quale passa allo stato sociale. Con lo stabilirsi dei rapporti sociali si compie anche il primo passo verso la disuguaglianza: infatti emergono le differenze fra le capacità dei singoli e la ricerca della ricchezza e della proprietà privata porta poi alla guerra di tutti contro tutti. Per superare questo stato di guerra continua si arriva all'istituzione di un contratto sociale, che tuttavia si rivela iniquo perché mantiene comunque le disuguaglianze.
L'"Emilio"Nell'Emilio mira a cogliere la piena esplicazione dell'essere umano nell'unità dialettica di coscienza e ragione nell'esercizio della vita morale, che trova fondamento nella religione naturale e razionale.
Il "Contratto sociale"Nel Contratto sociale propone la costituzione dello Stato, come corpo morale e collettivo, in cui ciascun membro esercita la propria libertà mediante la volontà generale di tutti i singoli cittadini in funzione del bene comune.