I caratteri essenziali dell'illumismo
Rispetto alla razionalità moderna, impegnata nei grandi problemi metafisici, la ragione illuministica è soprattutto rivolta allo studio della realtà terrena e quotidiana, con un'attenzione particolare alle dimensioni della felicità e dell'utilità. L'affermarsi di questa razionalità mondana e pragmatica si congiunge a una tendenza polemica contro le religioni tradizionali e la Chiesa, considerate frutto di imposizione autoritaria, strumento di dominio politico, di superstizione e intolleranza. Insieme alla libertà e all'uguaglianza, trova enorme diffusione la parola d'ordine della tolleranza. Non solo viene affermata vigorosamente l'autonomia della coscienza morale, ma vi si ravvisa il criterio e la garanzia dell'efficacia e validità della religione stessa. La divinità viene concepita come un "ente supremo", in un senso deistico più che teistico e spogliata di molti degli attributi assegnati da secoli di teologia e metafisica. Prevale inoltre l'attenzione verso i risultati delle scienze e il loro legame con le tecniche. Questa attenzione è alla base del progetto dell'Enciclopedia, o dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri (1751-72) diretta da Jean Le Rond D'Alembert e da Denis Diderot: essa si propone di offrire un inventario "critico" delle conoscenze umane per propagare la cultura, "rischiarare" le coscienze e combattere l'intolleranza e le superstizioni. Nell'Enciclopedia prevale l'interesse per la ricerca concreta e un senso del sapere progressivo, sottoposto a continue verifiche sperimentali e a continui ampliamenti.
La fondazione dell'estetica
Nella considerazione delle opere d'arte l'illuminismo mantiene un grande interesse per le regole tradizionali di composizione, ma opera anche un significativo spostamento verso il problema del gusto, cioè verso l'ottica di chi fruisce dell'opera d'arte. Si spiega così come proprio nel '700 si può parlare con Alexander Gottfried Baumgarten di fondazione dell'estetica come scienza autonoma, sia pur definita quale forma inferiore di conoscenza.
La filosofia della storia illuministica
L'illuminismo dedica grande attenzione anche alla pedagogia, nella convinzione che proprio l'educazione sia uno strumento primario di progresso, la cui nozione è centrale nella concezione illuministica della storia perché viene assunta come criterio di giudizio e di valutazione dei fatti e delle epoche. Da una parte l'illuminismo identifica il progresso come un processo destinato a portare tutti i popoli al livello di razionalità raggiunto a quel tempo, dall'altra esso viene inteso come un compito illimitato e inesauribile della ragione. Con l'illuminismo si diffonde una concezione cosmopolita, che prende in considerazione anche le civiltà extraeuropee, e laica della storia, che ne amplia l'orizzonte rispetto a quella cristianocentrica e di ispirazione teologica.