Dal meccanicismo all'empirismo
- Introduzione
- Thomas Hobbes
- John Locke
- George Berkeley
- David Hume
- Riepilogando
In sintesi
Redazione De Agostini
Hobbes | Hobbes ritiene che l'oggetto della "filosofia prima" sia il corpo materiale ed esteso e fa dell'idea l'effetto finale di una serie di azioni meccaniche, prodotte da corpi in movimento. |
I concetti e gli universali | I concetti sono sempre individuali e singoli mentre gli universali sono i nomi dati ai concetti, frutto di un'imposizione arbitraria a livello fonetico e semantico. |
Lo stato di natura | Hobbes formula l'ipotesi dello stato di natura, inteso come quella condizione di uguaglianza originaria e di illimitato diritto di tutti a tutto la cui inevitabile conseguenza è la guerra di tutti contro tutti. |
Il patto e lo Stato | La nascita dello Stato è del tutto "artificiale", perché gli uomini mediante un patto si sottomettono a un potere in grado di obbligarli a rispettare le norme. |
Locke | John Locke nel Saggio sulla tolleranza ritiene le questioni religiose di stretta competenza personale e completamente estranee alla giurisdizione dell'autorità civile. Condanna ogni forma di coazione sulla coscienza dell'uomo in materia di credenze e pratiche religiose. |
La dottrina politica | Il passaggio dallo stato di natura alla società politica è determinato sia dal desiderio degli uomini di vivere in comunità, sia dalla convinzione di poter evitare lo stato di guerra, che l'abuso della libertà originaria poteva comportare. Solo la "maggioranza" detiene il potere in forza dell'adesione degli uomini alla società e lo può esercitare nelle forme più diverse (democrazia, oligarchia, monarchia). Per evitare il pericolo di una troppo ampia concentrazione di potere, come nella tirannia, il potere legislativo e il potere esecutivo devono essere in mani di persone diverse. |
Le fonti della conoscenza | Il Saggio sull'intelletto umano afferma che le idee, sia semplici sia complesse, su cui si fonda la nostra conoscenza, non sono innate, ma ci provengono da due fonti, la sensazione e la riflessione. La conoscenza umana è la percezione della concordanza o della discordanza tra le nostre idee, che non può rinunciare alle fondamentali certezze dell'esistenza del proprio essere, di Dio e dei corpi sensibili. |
L'opinione | L'ambito della vera conoscenza è molto ristretto: oltre a esso si estendono le larghe fasce dell'opinione, che si fonda sulla probabilità e caratterizza la maggior parte delle conoscenze di cui ci serviamo nella vita quotidiana. |
La fede | La fede è un tipo particolare di conoscenza, la cui certezza deriva non dall'evidenza dell'oggetto, ma dall'autorità del soggetto rivelatore, cioè di Dio. |
Berkeley: | George Berkeley afferma che gli atti cognitivi si identificano con le sole percezioni dei sensi: per esistere una cosa deve o essere percepita o essere l'ente attivo che percepisce (esse est percipi: essere è essere percepito). |
La critica alle scienze | Le scienze non conoscono veramente la realtà, perché attestano cose contrarie ai sensi, si basano su finzioni verbali o sono solo classificatorie. |
La funzione apologetica | La filosofia di Berkeley ha una funzione apologetica: decifrare le successioni presentate dalla nostra esperienza sensibile equivale a decifrare il linguaggio con cui Dio ci ha comunicato i suoi decreti. |
Hume | David Hume nel Trattato sulla natura umana all'interno delle percezioni distingue fra impressioni (passioni e immagini direttamente presenti alla mente) e idee, che sono soltanto copie illanguidite delle impressioni. |
Le relazioni tra idee e le questioni di fatto | Hume distingue fra le relazioni tra idee (che dipendono unicamente dal confronto fra le idee) e le questioni di fatto (che derivano invece dal confronto con l'esperienza e sono perciò fornite di certezza solo probabile). |
La relazione causa-effetto è una "credenza" | La relazione di causa ed effetto trae origine dalla congiunzione costante fra due oggetti contigui nello spazio e nel tempo, ha un fondamento soltanto psicologico e consiste in una "credenza" sulla quale poggia la vasta costruzione per associazioni della conoscenza umana. |
Il senso morale | Il senso morale è affine al "gusto" e il metodo più giusto per indagare la morale è il "metodo sperimentale". |
La simpatia | Hume riporta in primo piano la virtù della simpatia, che è il sentimento e il fondamento naturale della condivisione delle passioni altrui. |
Il fondamento del fenomeno religioso | Il sentimento della paura dinnanzi alla natura ignota è il fondamento psicologico del fenomeno religioso che, nonostante gli sforzi della teologia razionale, non può essere ricondotto a evidenza di ragione. |