Le caratteristiche dell'espressionismo

Il movimento artistico dell'espressionismo sorse nel 1905, quasi contemporaneamente in Francia e in Germania. Venne così definito dal critico W.R. Worringer sulla rivista "Der Sturm".

L'espressionismo recuperò le tendenze spiritualistiche e primitivistiche espresse nell'ultimo Ottocento, specialmente dalla pittura di Van Gogh, Gauguin, Munch e Toulouse-Lautrec. All'esperienza impressionista puramente visiva e sensoria della realtà, contrappose quella di una realtà spirituale che si proietta sull'immagine pittorica piegandola, e talora deformandola, alla propria soggettività, alla propria "espressione". Alla base di tale polemica antimpressionista era la contestazione della società borghese, giudicata inautentica e anticreativa, e l'aspirazione alla riconquista d'una verginità primitiva, affrancata da barriere sociali e razionali. La pittura espressionista si basa sulla semplificazione e sull'appiattimento intenzionalmente elementare delle forme, in nome d'un violento e talora esasperato cromatismo, che diventa così il nucleo espressivo dell'immagine.

Il gruppo Die Brücke (il Ponte) in Germania e il fauvisme in Francia costituirono le due opposte e fondamentali polarità dell'espressionismo. Gravitante nell'orbita tedesca, ma con un'attitudine spiccatamente introspettiva, fu l'espressionismo austriaco di E. Schiele, O. Kokoschka e Alfred Kubin (1887-1959); quest'ultimo diede vita, con un segno esuberante e tormentato, a un'allucinante visione del mondo, dove la realtà appare deformata e sopraffatta dalle evocazioni oniriche del fantastico e del macabro.

In Belgio la personalità più rilevante, Constant Permeke (1886-1952), preferì soggetti come marinai, minatori, contadini, la povera gente impegnata nelle proprie occupazioni quotidiane, in un paesaggio di mutevole e sempre nuova bellezza (Moglie di pescatore, 1920; I fidanzati, 1923, Bruxelles, Musées Royaux des Beaux-Arts).

In Italia l'espressionismo fu accolto dal viareggino Lorenzo Viani (1882-1936), la cui produzione è tutta pervasa da un senso tragico e disperato (Moglie di marinaio, 1912-15, Viareggio, collezione privata).

 

 

Le influenze dell'espressionismo

Esauritosi come movimento, l'espressionismo permase, mescolato ad altre componenti, come atteggiamento prepotentemente volitivo di fronte alla realtà. In Germania il gruppo Blaue Reiter ne sviluppò le premesse spiritualistiche in senso simbolico-astratto e la corrente Nuova Oggettività ne riprese in modo più esplicito la polemica sociale. In Francia, la scuola di Parigi realizzò per opera di artisti come Soutine e M. Chagall, la fusione tra fauvisme e Die Brücke. Tale fusione venne raccolta in Italia dai movimenti della Scuola Romana , dei Sei di Torino , di Corrente . Nel secondo dopoguerra l'esasperazione dell'attitudine espressionista sfociò negli Stati Uniti nell'espressionismo astratto di action painting e si protese oltre, nella pop art.